La Trentino Diatec si ferma ad un passo dal titolo europeo. 2-3 con Kazan

I campioni d'Italia si fermano ad un passo da una storica impresa. Dal 2-0 al 2-3 con un Kazan stellare. i russi vincono la 4° Champions League
La Trentino Diatec si ferma ad un passo dal titolo europeo. 2-3 con Kazan© Cev

CRACOVIA, 17 aprile - Sfugge il quarto sigillo alla Trentino Diatec (vincitrice nel 2009, 2010 e 2011) che, dopo aver eliminato la Cucine Lube Civitanova nella Semifinale giocata sabato, nella finalissima non riesce ad avere la meglio dello Zenit Kazan. Nonostante l’ottimo avvio di gara, con i trentini prepotentemente in vantaggio nei primi due parziali, la corazzata russa, già campione in carica, rimonta fino ad allungare il match al tie break, dove chiuderà dopo un punto a punto mozzafiato 15-13, conquistando così il suo quarto trofeo di sempre, il secondo consecutivo. Le italiane, chiudono quindi questa due giorni europea con un secondo ed un terzo posto, dopo che la Cucine Lube Civitanova è riuscita a vincere al tie break nella Finale per il 3°/4° posto sui padroni di casa polacchi dell’Asseco Resovia Rzeszów. 

 

TABELLINO -  ZENIT KAZAN - TRENTINO DIATEC 3-2 (23-25, 22-25, 25-17, 27-25, 15-13) - ZENIT KAZAN : Anderson 13, Butko 2, Demakov 4, Salparov (L), Leon Venero 27, Ashchev 6, Poletaev, Kobzar 2, Gutsalyuk 5, Verbov (L), Mikhailov 22. Non entrati Kuleshov, Spiridonov, Babichev. TRENTINO DIATEC : Antonov 13, Mazzone, Bratoev, Giannelli 9, Lanza 1, Sole' 5, Tzourits 17, Colaci (L), Van De Voorde 10, Urnaut 15, Mazzone D. 1. Non entrati De Angelis. All. Stoytchev. ARBITRI: Huhtaniska Ahti - Collados Fabrice. NOTE - Spettatori 11000, durata set: 32', 29', 24', 35', 19'; tot: 0'. Zenit KAZAN : Battute errate , Ace . TRENTINO Diatec : Battute errate 21, Ace 6.

 

I TEMI - La corsa della Trentino Diatec verso la quarta CEV Champions League della sua storia si ferma ad un passo dal traguardo. A cinque anni di distanza dall’ultima vittoria ottenuta a Bolzano il 27 marzo 2011, è stato infatti proprio lo Zenit Kazan (che in Alto Adige ai tempi fu piegato per 3-1) a spezzare i sogni dei Campioni d’Italia, sconfitti stavolta al tie break nella finale della Tauron Arena. La delusione per aver visto svanire, con soli due punti di scarto, il grandissimo ed insperato risultato deve però lasciare in fretta spazio all’orgoglio per aver comunque compiuto una cavalcata splendida - contraddistinta da due sole sconfitte in dodici partite giocate nella manifestazione e da tantissimi momenti esaltanti, fra tutti le due affermazioni su Belgorod e la semifinale di ieri sera vinta su Civitanova.


CHE NUMERI -
Il Kazan ha dimostrato di essere un’autentica corazzata proprio nel momento più difficile della sua partita; la Trentino Diatec era infatti scattata benissimo dai blocchi di partenza, volando sul 2-0 grazie a percentuali stellari in attacco (72% nel primo set, 62% nel secondo) e ad un Djuric stratosferico, ma a gioco lungo ha dovuto subire la lenta ma inesorabile rimonta dei russi che, con Leon e Mikhailov, sono stati in grado di ribaltare la situazione sino al definitivo 2-3. Nonostante la sconfitta, difficilissima da accettare vista la grande prestazione sfoderata dai gialloblù, ben guidati in regia da un grande Giannelli, resta comunque negli occhi lo spettacolo che la formazione di Radostin Stoytchev ha saputo offrire sino in fondo, arrivando a contendere il quarto set ai vantaggi al Kazan e perdendo solo di due punti il tie break dopo aver avuto la ricostruita per il 14-14, non chiusa da un comunque eccezionale Urnaut (15 punti col 56%). Best scorer dei trentini Mitar Djuric, a segno 17 volte col 46% a rete.

 

COSì IN CAMPO - Lo starting six della Trentino Diatec non presenta novità: Stoytchev sceglie Giannelli in regia, Djuric opposto, Antonov e Urnaut in banda, Van de Voorde e Solé al centro, Colaci libero. Alekno, tecnico del Kazan risponde con Kozbar al palleggio, Mikhailov opposto, Anderson e Leon in posto 4, Aschev e Gutsaliuk centrali, Verbov libero.

 

LA PARTITA - Dai blocchi di partenza esce benissimo la squadra italiana, che con Djuric e Urnaut costruisce già un importante vantaggio (4-1 e poi 6-2). Il Kazan tiene bene, in seguito, la fase di cambiopalla ma fatica a realizzare break point anche perché Giannelli distribuisce con intelligenza tutto il gioco sul fronte d’attacco (10-6, 13-9). Un ace di Kozbar interrompe la striscia negativa dei russi sul proprio servizio (14-12), poi ci pensa Leon a ridurre ulteriormente le distanze (15-14). La parità arriva sul 19-19, dopo che Antonov ha attaccato out un pallone da posto 4 e che Anderson ha chiuso uno slash su ricezione lunga di Urnaut. Allo sprint è però Trento ad avere la meglio, sfruttando l’efficacia in attacco di Djuric e l’ace di Urnaut sul 24-23, che manda le squadre al cambio di campo con l’1-0 in favore di Trento. Nel secondo set Alekno sceglie Butko in regia al posto di Kozbar, ma l’equilibrio rimane grande (5-5, 7-8, 11-11) anche perché le due squadre si rivelano molto fallose al servizio. Proprio la battuta crea di nuovo la differenza in favore di Trento nella parte centrale della frazione: tre ace (due di Giannelli e uno di Van de Voorde) siglano 16-12. Alekno chiama time out e il Kazan si riavvicina due volte (16-14 e 18-16). Ci pensano allora ancora una volta Djuric ed Urnaut a mettere tutti d’accordo grazie ad attacchi sempre vincenti (23-19 e 25-22) che non consentono agli avversari di replicare più.


RIMONTA KAZAN -
Con le spalle al muro il Kazan scatta nel terzo periodo (3-5 e 5-8), sfruttando la vena di Mikhailov e Leon fra attacchi e servizio (3-6, 6-10). Trento prova a reagire con Antonov (9-13) ma l’opposto russo tiene a debita distanza gli avversari (14-20); il cubano detta legge a rete e Stoytchev decide di risparmiare qualche effettivo in vista del quarto set (dentro Lanza e Tiziano Mazzone per Urnaut e Djuric) che arriva già sul 17-24. La Trentino Diatec riparte nel quarto set, grazie subito ad uno spunto di Djuric (3-1); il Kazan la riprende immediatamente (5-5) ma commette due errori consecutivi alimentando nuovamente il desiderio di fuga dei gialloblù che arrivano sul 10-7 grazie ad un attacco vincente di Urnaut. I russi non ci stanno e con Mikhailov si rifanno sotto (11-10, time out di Stoytchev), prima di mettere la freccia e scappare via guidati dal proprio martello principale (13-16). Antonov non ci sta e in fase di contrattacco firma il pareggio a quota 19, Leon gli risponde con un ace (19-21). I Campioni d’Italia hanno ancora le energie per arrivare sul 22-22 prima di subire un nuovo break (22-24). Il muro di Giannelli su Anderson manda le due formazioni ai vantaggi, dove il Kazan sfrutta la quarta palla (25-27) per portare la contesa al tie break. Il quinto set vede Trento scappare sul 6-4 grazie ad un doppio assolo di Giannelli (attacco e muro), il Kazan replica e risale la china sino al 9-9 prima di mettere la freccia (10-12) e con Leon diventare padrona del campo (10-13). Chiude il cubano sul 13-15. Kazan Campione d’Europa in rimonta per la seconda stagione consecutiva.

 

PREMI INDIVIDUALI - MVP: Wilfredo Leon Venero (Zenit Kazan). Miglior palleggiatore: Simone Giannelli (Trentino Diatec);  miglior opposto: Maxim Mikhailov (Zenit Kazan); miglior Schiacciatore 1: Wilfredo Leon Venero (Zenit Kazan); miglior Schiacciatore 2: Tine Urnaut (Trentino Diatec);  miglior Centrale 1: Russell Holmes (Asseco Resovia); miglior Centrale 2: Sebastian Solé (Trentino Diatec);  miglior Libero: Jenia Grebennikov (Cucine Lube Civitanova).

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