Volley: La Lega Femminile è pronta allo sciopero

Il presidente Mauro Fabris, ospite radiofonico di Otto Secondi, ha dichiarato che movimento femminile è pronto a fermarsi se non verranno concessi almeno sei mesi per l'attività dei club e se non rientrerà, da parte della Fipav, il provvedimento di riduzione delle straniere
Volley: La Lega Femminile è pronta allo sciopero

ROMA- Ospite telefonico di ‘Otto Secondì'‘, la rubrica settimanale di approfondimento di volley femminile condotta da Piero Giannico e Cesare Cadeo e con la regia di Franco Fiume, in onda su Unet TV – la web tv ideata da Giuseppe Pirola, presidente della UYBA Volley e di Unet Energia Italiana – e sui canali social della Unet E-Work Busto Arsizio, il presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris ha annunciato le posizioni che la Lega Pallavolo Serie A Femminile assumerà giovedì a Firenze nell’atteso incontro con la Federazione Italiana.

Le dichiarazioni di Mauro Fabris-

I CALENDARI-

 « Nelle scorse settimane abbiamo incontrato le Federazioni Europea e Mondiale, mentre – annuncia Fabris – a metà dicembre abbiamo in programma un colloquio con alcune delle Leghe di maggior prestigio in Europa, tra le quali Turchia e Russia, perché dobbiamo assolutamente ottenere più tempo per far giocare i Campionati nazionali. Sottolineo solo un dato: se noi nel 2018 dovessimo nuovamente subire i calendari così come li vogliono CEV e FIVB, smetteremmo di giocare a inizio maggio e riprenderemmo dopo i Mondiali a novembre. Il movimento di vertice, insomma, dovrebbe stare fermo sei mesi: sei mesi durante i quali le atlete da qualcuno dovranno pur essere pagate, sei mesi durante i quali il movimento sparirebbe dai media e non godrebbe della visibilità di cui ha bisogno. Lo diremo chiaramente giovedì alla Federazione: o c’è la precisa volontà di capire che chi investe ha bisogno di tempo per avere i ritorni dei propri investimenti, oppure io credo che saremo costretti a fare la ‘serrata’. Cominciando – e tutti i Club hanno già firmato un documento in tal senso – dal non iscrivere le nostre squadre alle competizioni europee ».

LE STRANIERE-

« Altro tema che affronteremo con la Federazione, alla quale contestiamo la volontà di ridurre le straniere, così come ha affermato il presidente federale Cattaneo subito dopo il risultato negativo agli ultimi Europei – ricorda il presidente Fabris -. Secondo noi è semplicistico e auto-assolutorio dare la colpa di simili risultati al numero delle straniere in campo nei nostri Campionati. La nostra è una Nazionale giovane, con un ottimo allenatore, che ha dimostrato di poter raggiungere grandi risultati e che ha solo bisogno di tempo. La Federazione rifletta piuttosto su ciò che è stato fatto prima e appena dopo le Olimpiadi di Rio. Io continuo a pensare che il nostro Campionato di eccellenza permetta la crescita dei vivai, in cui le atlete del Club Italia, ad esempio, hanno la possibilità di migliorare e – come si vede – di ricoprire poi il ruolo di titolari nei nostri Club. Manterremo ferma, dunque, la nostra posizione di voler confermare la situazione attuale delle 4 straniere in campo. Così come esprimeremo nuovamente la nostra contrarietà alla riforma della Serie A2 che la Federazione ha voluto a 20, mentre, a fatica e solo grazie ai recuperi, le squadre che sono riuscite a iscriversi sono solo 17 ».

 

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