Travica: "Commessa una leggerezza". Randazzo: "Un errore"

Il palleggiatore e capitani e il giovane schiacciatore intervengono sul caso dell'allontanamento dalla nazionale
Travica: "Commessa una leggerezza". Randazzo: "Un errore"

PADOVA, 14 luglio - Il «Day after» azzurro vede ancora lettere di pentimento e scuse. Nette quelle del giovane Randazzo, assunzione di responsabilità per l'ex capitano Travica. Entrambi hanno postato la propria posizione su facebook.

 

SCRIVE TRAVICA «Sono appena rientrato a casa dal Brasile. Il viaggio è stato molto lungo e insonne. Queste parole per ammettere di aver commesso una leggerezza, un'ingenuità che un professionista, per di più capitano di una squadra, non dovrebbe mai fare, soprattutto quando si gira il mondo a rappresentare il proprio paese. Mi dispiace profondamente per la situazione che si sta venendo a creare, ma mi sento abbastanza maturo e forte per sopportare ogni tipo di giudizio. Non servono giustificazioni, prese di posizione, vittimismi, non è nel mio stile. Mi prendo tutto quello che c'è da prendere. Perché è giusto così. Mi dispiace soprattutto per chi ci sostiene e per chi ci ha sempre seguito con tanto affetto. Voi siete i primi che non meritate tutto ciò».


SCRIVE RANDAZZO
- «Dopo due notti insonni e sicuramente a mente un po' più lucida, sono qui a scrivere una lettera di scuse a tutto il movimento pallavolo che sicuramente non merita tutta la cattiva pubblicità che è stata fatta finora... dalla Federazione Italiana Pallavolo a tutta la gente che ci segue e ci sostiene sempre con passione. Ho sicuramente commesso un errore ed è giusto che io paghi per quanto accaduto. Siamo giocatori professionisti e questi errori non sono tollerabili in alcun modo sopratutto indossando una maglia che rappresenta un paese intero. Sono molto dispiaciuto e rammaricato per aver tradito la fiducia di persone che hanno creduto in me e di essere stato un cattivo esempio per le persone che ci seguono».

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