Italia che Paura. L'Argentina di Velasco ci porta al 3-2

Gli azzurri raccolgono la nona vittoria ma solo alla fine di una battaglia inattesa
Italia che Paura. L'Argentina di Velasco ci porta al 3-2

TOKYO, 22 settembre - Più che una partita è stata una sorta di battaglia sportiva. Oltre due ore e venti di gioco, alla fine l'Italia ha avuto la meglio sull'Argentina al tie-break e può continuare ad inseguire la qualificazione olimpica. Gli azzurri per portare a casa la nona vittoria (su dieci gare) della loro bellissima World Cup, hanno dovuto fare ricorso a tante risorse fisiche, ma anche nervose. Dopo Il successo netto e più che meritato con la Russia, l'Argentina di Julio Velasco era la avversaria meno desiderabile, considerando che i sudamericani in teoria sino a questa mattina avevano le loro chance di staccare il biglietto per Rio e che erano ad un passo dal podio.


GARA DURISSIMA -
Il match è stato davvero combattuto: «Abbiamo vinto una gara durissima» ha sottolineato Chicco Blengini aprendo la conferenza stampa. Una frase semplice ma indicativa. De Cecco e compagni sono partiti forte ed hanno vinto il primo set, poi l'Italia si è rifatta sotto e si è portata avanti 2-1, grazie al suo gioco ordinato, che ha trovato nelle tre "bande" degli importanti e puntuali punti di riferimento per le geometrie di Giannelli. Puntuale è arrivato il ritorno degli argentini. Il tie-break è stato di quelli da sconsigliare a chi mal sopporta le emozioni: tre aces di Juantorena hanno lanciato l'Italia, ma il sestetto guidato da Velasco ha rimontato con pazienza ed è arrivato per primo al match ball, che Juantorena ha annullato. Sul 14-14 pari c'è stata un po' di confusione. Buti è rientrato in campo senza chiudere il cambio con Massari (che gli era subentrato al servizio). I direttori di gara gli hanno impedito di partecipare all'azione. Con Massari in prima linea Sottile (che aveva sostituito Piano) ha messo a segno il punto del sorpasso, poi con un servizio simile ha messo ancora in difficoltà i sudamericani e il successivo attacco di Conte è stato murato dalle mani di Giannelli. 


NUMERI -
Grande successo, ottenuto alle eccezionali prove in attacco di Juantorena (23 su 32 attacchi) e Zaytsev (23 su 38), alle grandi difese di Colaci, alla bravura ed il sangue freddo di Giannelli,  Dopo dieci giornate l'Italia di Blengini ha nove vittorie, ma dovrà inseguire la decima e vedere i risultati di oggi e di domani per capire se può "prenotare" l'aereo per andare a Rio.


TABELLINO -
ITALIA-ARGENTINA 3-2  (22-25 25-20 25-21 20-25 16-14). ITALIA: Piano 6, Giannelli 3, Juantorena 26, Buti 6, Zaytsev 25, Lanza 17, Colaci (L), Massari, Sottile 1, Antonov, Anzani 1, Non entrati: Rossini (L), Sabbi, Vettori. All. Blengini. ARGENTINA: Solè 17, Poglajen 6, Zornetta 14, Crer 12, De Cecco 3, Conte 23, Closter (L) , Ramos 4, Uriarte 1, Garrocq (L) , Palacios, Non entrati:  Guzman, Martina. Gauna. All. Velasco. ARBITRI: Ilkiw (Can) e Liu (Chn) Durata set: 29, 29, 28, 30, 23 Italia: bs 16, a 9, m 4, e 9. Argentina: bs 17, a 4, m 10, e 5.

 

HANNO DETTO - Gianlorenzo Blengini. «Sono molto felice di aver vinto. E 'stata una partita difficile, ma me lo aspettavo. Una vittoria importante contro una squadra che gioca con tanta qualità in molte cose.  Una squadra che difende e riceve molto bene, ma che attacca anche molto bene. Con un palleggiatore molto creativo. Non è stato facile metterli in difficoltà e creare delle occasioni per fare dei break. Nel finale ci siamo riusciti ed abbiamo vinto per un soffio».  Simone Giannelli «E' stata una partita molto difficile. Ma lo sapevamo prima di entrare in campo che sarebbe stata così. L'Argentina è una squadra forte, lo ha dimostrato in tutte le gare, anche con le avversarie più difficili. Noi abbiamo giocato come sappiamo. Ci siamo lasciati sfuggire il quarto set all'inizio. Però siamo stati bravi a recuperare la partita ed a portare a casa questi punti che sono fondamentali».

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