Mondiali - Il boom azzurro in tv è il segno dei tempi

Le vittorie delle Nazionali italiane fanno grande audience in tv perché il pubblico ha sete di vittorie in un Paese che gioca da tempo in difesa
Mondiali - Il boom azzurro in tv è il segno dei tempi

TORINO – Il volley va forte in tv. Merito delle vittorie delle due Nazionali azzurre. Ieri su Rai 2 la partita Italia-Olanda è stata seguita da 813.000 spettatori con uno share del 7,4%. Su Sky il match ha registrato una media di 81.000 telespettatori. Quella precedente con il Kenya era stata seguita da un milione di telespettatori sommando quelli di Rai 2 e quelli dei canali Sky. Risultati importanti se si considera la collocazione pomeridiana e la bella giornata di ieri che invitava ad andare fuori porta più che a guardare una partita in tv. L’apoteosi era stata raggiunta con il successo della selezione maschile nella finale iridata. Sono stati tre milioni e settecentoncinquantaduemila gli spettatori, in prima serata su Rai 1, con uno share del 22,5% e più di dieci milioni di contatti unici: la finale del mondiale di volley, con la vittoria degli azzurri, 3-1 alla Polonia padrona di casa, ha segnato il punto più alto mai toccato dalla pallavolo in televisione. Ma questo entusiasmo si alimenta delle vittorie del movimento del volley azzurro ed è il segno dei tempi. Certo, c’è la spinta dei canali televisivi che hanno trovato negli eventi sportivi un contenuto ideale per riempire i loro palinsesti e questo spiega anche la spinta verso orari serali, quando si può, sempre più spostati sulle 21. Un fatto che collide con la tradizione della pallavolo che ha sempre avuto come sua collocazione le ore 18 del weekend. Ma questo era il portato di una società in cui a vedere la pallavolo si andava al Palazzetto e poi si usciva per chiudere la serata con gli amici tifosi. Ora lo sport, tutto lo sport, si fruisce in televisione. Ma a fare da volano per l’attenzione di media e pubblico televisivo c’è la propensione alla vittoria. Una propensione che ammalia gi italiani abituati da tempo a vivere in un Paese che gioca in difesa e non vince. La pallavolo, con i suoi trofei e le sue belle facce giovani e vincenti, catalizza tutte le aspirazioni represse di un popolo. Unica avvertenza: guai a non vincere perché la caduta sarebbe dolorosissima.

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