De Giorgi tra ricordi e futuro: “Italia, ci aspettano sette finali”

Il ct dell'ItalVolley in vista del torneo di qualificazione alle prossime Olimpiadi
De Giorgi tra ricordi e futuro: “Italia, ci aspettano sette finali”© ANSA

In quella magica notte del 28 ottobre 1990, l'Italia si svelò al mondo della pallavolo come una assoluta protagonista e tutto ebbe davvero inizio. Dopo il sorprendente antipasto dell'Europeo di Stoccolma 1989, un anno dopo proprio qui, in un bollente Maracanazinho di Rio de Janeiro l'Italia, con Ferdinando De Giorgi allora vice regista in rosa, vinse il suo primo di tre titoli mondiali consecutivi, aprendo un capitolo d'oro della pallavolo azzurra, quello della Generazione di Fenomeni. Fenomeni, qualcuno di più di altri, che poi si sono anche ripetuti nel tempo. Tra questi c'è proprio Fefé, l'attuale ct azzurro che con i soli Giani, Gardini e Bracci è stato capace di conquistare tutti e tre i titoli (1990, 1994, 1998) di quell'epoca e poi anche il quarto della storia azzurra, ma da allenatore, nel 2022.

Da mercoledì Fefé è tornato sul luogo del delitto, il Maracanazinho, perché da questo pomeriggio proprio nel palasport più noto del Brasile la sua Italia si gioca la prima chance di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Otto squadre al via, sette partite, due biglietti in palio per la Francia. Se le azzurre hanno fallito l'appuntamento in una Pool non irresistibile, per gli azzurri ci sarà da prestare attenzione ad almeno due avversari, fermo restando che proprio Italia e i padroni di casa del Brasile sono le due nazionali favorite da bookmakers e ranking internazionale. Poi Iran e Cuba alla finestra in attesa di eventuali passi falsi delle due big, Ucraina, Germania e Repubblica Ceca da affrontare con concentrazione ma consci che sarà la squadra azzurra a determinare l'esito della gara, infine il Qatar, incognita assoluta della Pool.
«È un torneo un po’ particolare - sottolinea il tecnico azzurro -. Sia perché arriva al termine di una stagione ricca di impegni, tra i quali un Europeo molto dispendioso, sia perché si giocheranno tante partite, quasi tutte consecutive, che rappresenteranno sette finali come già avuto modo di sottolineare Giannelli nei giorni scorsi. Ogni partita sarà a sé e andrà affrontata con grande attenzione, concentrazione e intensità. Ci sarà bisogno di tutta la squadra, di tutti i ragazzi perché i tempi di gioco e di recupero saranno veloci».

La stagione azzurra quindi prosegue, dopo una VNL dispendiosa di energie e un Europeo che ha portato a questo gruppo la terza medaglia in tre anni e non solo. «Oltre alla medaglia ci ha infatti lasciato la consapevolezza della bontà del nostro percorso di crescita. Tre medaglie in tre anni sono qualcosa di buono» ribadisce De Giorgi, che poi si guarda intorno tra un allenamento l'altro e ripensa al "suo" Maracanazinho, concedendosi un tuffo nel passato: «Rientrare in questo impianto è stata una grandissima emozione, anche il rivivere alcune sensazioni come il passaggio negli spogliatoi, mi sono passate per la testa tante cose. Se qualcuno all’epoca mi avesse detto che sarei tornato qui dopo tutto questo tempo da campione del mondo, ma come commissario tecnico, non ci avrei creduto».
Si riparte da qui. Oggi alle 18.30 c’è Italia-Repubblica Ceca in onda su Sky Sport Max. Domani lo sconosciuto Qatar alle 22 con diretta su su Sky Sport Uno.

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