Verona che festa in Municipio. Giani: «E ora lo scudetto»

La Calzedonia Verona festeggiata dalle istituzioni dopo il successo continentale. il tecnico rilancia le ambizioni del teal scaligero
Verona che festa in Municipio. Giani: «E ora lo scudetto»© Bluvolley Verona

VERONA, 19 aprile - Bell'inizio di settimana per la Calzedonia Verona ricevuta a Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona. Un momento istituzionale per celebrare la vittoria della Challenge Cup assieme al sindaco Flavio Tosi e all’Assessore allo Sport, Albero Bozza, in rappresentanza di una città intera. 


GIOIA ISTITUZIONALE -
Proprietà, giocatori, staff tecnico e dirigenziale sono stati protagonisti della conferenza stampa, aperta dall’assessore Bozza. «A questa società e a questa squadra va un doveroso ringraziamento per l’importante risultato e per la vittoria. E’ un’impresa storica per la città di Verona ma anche a livello nazionale. E’ un orgoglio per tutta Verona avere una squadra protagonista fino all’ultimo atto che in Siberia è riuscita a conquistare il primo trofeo continentale della sua storia. Ringrazio la Società, i giocatori, tutto lo staff: avete fatto innamorare moltissimi veronesi a questo bellissimo sport».

 

IL PRIMO CITTADINO - A seguire l’intervento del sindaco, Flavio Tosi: «Il mio è il ringraziamento di una città intera per il prestigioso traguardo Europeo. L’esempio positivo dei campioni trascina positivamente i ragazzi ad avvicinarsi allo sport. Di questo vi ringrazio perché è fondamentale la pratica sportiva dei ragazzi per tutti i valori positivi che lo sport porta con se. Avete dato un esempio, non solo a livello nazionale ma anche europeo, di come la capacità manageriale e l’impegno possano dare risultati straordinari».

 

UNICI A VERONA - Stefano Magrini, presidente di BluVolley Verona, ha poi aggiunto: «Personalmente sono onorato di rappresentare questa società assieme ai miei soci, Luca Bazzoni, Natalino Bettin ed Andrea Corsini, persone meravigliose con le quali stiamo condividendo questo percorso. Ringrazio l’amministrazione comunale, non ci dimentichiamo che questa società tre anni fa doveva sparire ma con l’incitamento delle istituzioni per andare avanti e ripartire, abbiamo proseguito e rilanciato. Eravamo nel punto più basso della storia di questa società, poi siamo ripartiti e ora ci troviamo ad essere l’unica formazione maschile tra calcio, basket e volley a vincere una competizione europea. Come ci ha insegnato il nostro percorso, con dedizione e lavoro, si può arrivare a determinati livelli. Sono orgoglioso di rappresentare questa società, questa squadra e questa città».

 

GIANI RILANCIA - Durante la conferenza stampa svoltasi a Palazzo Barbieri, il tecnico Andrea Giani ha commentato così il risultato della vittoria in Challenge Cup. «In questi tre anni abbiamo fatto un percorso e siamo sempre cresciuti. Quest’anno abbiamo fatto un altro passo deciso e siamo entrati nell’alto livello, abbiamo capito e gustato cosa significa giocare per vincere. L’entusiasmo che abbiamo creato in questa stagione deriva dal fatto che abbiamo vinto, che siamo sempre stati nella parte alta della classifica e secondo me questa ambizione la dobbiamo coltivare perché questa è una squadra che ha dimostrato quest’anno di giocare per vincere, non solo una coppa, ma anche uno Scudetto. Il passo successivo è quello di continuare a crescere a livello sportivo perché l’idea è quella, nel prossimo anno, di giocare per vincere lo Scudetto. Questa è una città con potenzialità importanti per supportare una squadra d’élite per arrivare a traguardi importanti. Non abbiamo bisogno solo dei giocatori, ma anche della struttura sportiva, delle amministrazioni e di una città intera che viva costantemente attaccata alla propria squadra. Quando si gioca davanti a 5000 persone non è solo bello, è un ingrediente in più che ti porta a giocare ancora di più per vincere e questo, gli atleti in campo, lo percepiscono. Questa vittoria della Challenge Cup deve essere solo l’inizio di questo percorso, non dobbiamo accontentarci. Nello sport non bisogna mai guardarsi indietro, il risultato deve essere uno stimolo per migliorarsi sempre. In una città come Verona ci sono possibilità importanti, una città così viva faccio fatica a ricordarla nelle mie esperienze passate».

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