Ivan Zaytsev show a Perugia. Un bagno di folla unico per lo «Zar»

La Sir Safety ha presentato «Ivan il terribile» subito carico: «Posso promettere solo che farò più del massimo perché vogliamo arrivare in alto e questa città, questa società e questa gente lo meritano».
Ivan Zaytsev show a Perugia. Un bagno di folla unico per lo «Zar»© Sir Safety Perugia

PERUGIA, 10 giugno – La folla delle grandi occasioni. Un mare di gente, vestita di bianco e nero, ha accolto il primo giorno perugino di Ivan Zaytsev. Lo Zar della pallavolo italiana, «Ivan Il Terribile», come è stato già ribattezzato al PalaEvangelisti. Quel PalaEvangelisti che non vede l’ora di vederlo in campo con la maglia dei Block Devils per fare grande con i suoi compagni la Perugia del volley maschile.


TANTI BIG -
A far da scudiero a Zaytsev, di fronte agli organi di informazione, nel «tavolo presidenziale» allestito al Quasar Village di Corciano il presidente Sirci (arrivato alla fine per improrogabili impegni lavorativi), il vice presidente Sensi, il padrone di casa Toppetti, il direttore sportivo Vujevic ed il direttore generale Rizzuto. 

 

ZAYTSEV EMOZIONATO - È emozionato Ivan, accolto da un calore straordinario, quando prende il microfono in mano: «È  uno spettacolo guardarvi tutti negli occhi. Mi fa enorme piacere, come uomo ed atleta mi grafitica e mi spinge a dare tutto quello che ho. Ho più voglia di vincere di voi, anche se è difficile a crederlo. Voi tifosi ci mettere il cuore, mi rispecchio in voi e sono felicissimo e super carico per questa nuova avventura. Ritorno alle origini, ritorno dove ho fatto il mio esordio in serie A, il mio esordio in Champions. Farò lo schiacciatore e (sorride Ivan, ndr) mando un saluto a distanza a Lucio (De Cecco, ndr) per farlo correre meno possibile, uno a Bata (Atanasijevic, ndr) per aiutarlo a buttar giù i palloni, ed a tutti i miei compagni. La nostra squadra quest’anno è uno spettacolo e sono felice di farne parte. Spero veramente di essere quel qualcosa in più per arrivare dove non siamo ancora arrivati».


AMBIZIONI -
Zaytsev ha poi risposto alle domande dei giornalisti presenti. Questi i passaggi più significativi.
«Sbilanciarmi sulla prossima stagione? Posso promettere solo che farò più del massimo perché vogliamo arrivare in alto e questa città, questa società e questa gente lo meritano. Come mi sento? Sono carico, potrei partire per la scalata all’Everest. So bene che ci saranno difficoltà da affrontare, sconfitte da superare, un gruppo da formare, degli equilibri e la chimica in campo da trovare. Ma sono felice di essere tornato in Italia, dove c’è il campionato più spettacolare del mondo. E questa città è più bella e spettacolare del resto dell’Italia».


CAMBIO DI RUOLO -
«Il cambio di ruolo? A Perugia (sorride ancora lo Zar, ndr) farei anche il libero. Battute a parte, essere stato cercato e tornare qui a Perugia è un sogno. Come atleta mi pongo sempre obiettivi maggiori e cerco di migliorarmi perché la pallavolo per me è passione pura. Tornare a fare lo schiacciatore mi dà stimolo in più ed è un’occasione da sfruttare. Poi ritorno in Italia dopo due anni, torno a casa e sono emozionato nel sentire il calore di tutta questa gente. Spero che gli applausi saranno molto più forti a fine anno perché vuol dire che sarò riuscito a dare quello che i tifosi si aspettano da me. Insomma… dovevo venire per forza a Perugia».

 

SELFIE - Al temine della conferenza stampa, una conferenza stampa davvero particolare con i locali del Quasar gremiti come il PalaEvangelisti la domenica, Zaytsev si è concesso all’abbraccio del suo nuovo ed entusiasta pubblico. Autografi, selfie, tanti sorrisi ed i cori dei Sirmaniaci a far da sottofondo. Un clima elettrizzante che ha tenuto lo schiacciatore bianconero un’ora abbondante oltre il termine della conferenza. Ma l’attesa era tanta, la voglia di essere presenti al primo giorno di Ivan era tanta. E stasera si è sentito davvero tutto il calore di cui è capace la Perugia della pallavolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...