Coscione traccia il profilo di Vibo: «Saremo squadra operaia»

Il palleggiatore piemontese della Tonno Callipo fa le carte alla formazione neo promossa in vista della Superlega A1
Coscione traccia il profilo di Vibo: «Saremo squadra operaia»

VIBO VALENTIA, 28 settembre - Mancano quattro giorni all’inizio ufficiale della stagione 2016-17 per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Terminato il pre-campionato, i giallorossi sono pronti a tuffarsi nella SuperLega. La squadra di coach Kantor sta preparando nei minimi dettagli l’esordio sul campo della Diatec Trentino, previsto per domenica 2 ottobre, al Pala Trento. Coscione e compagni hanno iniziato l’ultima settimana di preparazione al campionato già da lunedì mattina e da qui a domenica sosterranno un allenamento (basato sulla tecnica) al giorno più una seduta pesi mattutina prevista per giovedì. Sabato mattina la partenza per Trento. Il tecnico argentino ha tutti i giocatori a disposizione e potrà contare anche sul martello brasiliano Barreto Silva (febbricitante ieri pomeriggio e fermato precauzionalmente ai box).

 

VERSO TRENTO - In vista del difficile match contro la compagine gialloblu allenata da coach Lorenzetti, fa il punto della situazione il capitano della Tonno Callipo, l’esperto palleggiatore, classe 1980, Manuel Coscione: «Bisognerà iniziare il campionato – ha esordito l’alzatore piemontese – con tanto entusiasmo dopo due mesi di preparazione intensa. La nostra squadra deve abituarsi a soffrire sul campo e a lottare sempre cercando di far crescere il nostro gioco. Quest’ultimo aspetto è fondamentale perché la nostra mentalità dovrà essere sempre quella di una squadra operaia. Ci saranno momenti belli e momenti di difficoltà, ma dovremo essere bravi a mantenere la nostra identità di squadra. L’esordio a Trento sarà difficile, ma ciò non deve spaventarci, anzi dovremo cercare di scendere in campo spavaldi e pronti a dire la nostra. Loro sono avanti nella preparazione e nel ritmo di gioco avendo disputato la Supercoppa; noi del resto, abbiamo qualcosa in meno forse dal punto di vista fisico rispetto a tante squadre, ma abbiamo altre armi importanti come la correlazione muro-difesa. Personalmente sono ben contento di giocare ancora nel campionato italiano, il più bello e il più difficile al mondo. Spero di poter essere utile alla causa e di mettermi al servizio dei più giovani e dei miei compagni che per la prima volta affrontano il campionato italiano».

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