Il Presidente Sirci presenta Bernardi. Mister Secolo nuovo coach della Sir

Dopo l'esonero di Kovac, terzo tecnico che salta in Superlega, dopo sole 9 giornate, la Sir Safety ha presentato il nuovo tecnico
Il Presidente Sirci presenta Bernardi. Mister Secolo nuovo coach della Sir© Sir Safety Perugia

PERUGIA, 12 novembre - Si è svolta ieri sera a Perugia, la presentazione del nuovo tecnico della Sir Safety Conad Perugia Lorenzo Bernardi. «Mister Secolo» ha avuto modo di fare la prima conoscenza con l’ambiente perugino e di esprimere le sue prime impressioni sulla nuova avventura che lo attende, accompagnato in questo 'esordio' dal presidente bianconero Gino Sirci.

PARLA IL PRESIDENTE- Gino Sirci (presidente Sir Safety Conad Perugia): «Dopo mercoledì sera (giorno del match casalingo con Molfetta, ndr) abbiamo maturato una convinzione: che i numeri parlano prima di tutti gli altri e dicono che siamo lontani 9 punti dalla vetta della classifica. È stata una decisione presa in poco tempo, io però faccio gli interessi della società di cui sono presidente. Per cui ho ritenuto opportuno cambiare la guida tecnica cercando di migliorare le cose e con l’idea di aver fatto con convinzione la cosa giusta. Poi i conti naturalmente si fanno alla fine e spero ci diano ragione. Già due anni fa avevamo avuto un approccio con Lorenzo Bernardi ed in questo momento abbiamo ritenuto che fosse il personaggio, di esperienza e vincente, giusto per noi. Mi auguro che questa sia una decisione fortunata perché tutti quanti noi tifiamo per lui».

PARLA IL NUOVO COACH - Lorenzo Bernardi (allenatore Sir Safety Conad Perugia): «Ringrazio il presidente e la società che mi hanno dato questa grandissima opportunità. Chi non ha sogni non raggiunge grandi traguardi ed oggi si è avverato un mio grande sogno. Adesso questo sogno bisogna farlo diventare un obiettivo e raggiungere il risultato. Ora la priorità assoluta va rivolta alla squadra che viene prima di tutto e che sono convinto abbia grandissime potenzialità che sta a noi far emergere. Io sarò il responsabile e me ne assumerò tutte le responsabilità. Arrivo in un posto dove si è creato un movimento che pochissime altre piazze hanno, non solo in Italia. Ci sarà un lasso di tempo di adattamento da parte di tutti. Il tempo non ci è amico perché si gioca ogni tre giorni, ma è la realtà e non sarà né una scusa né un alibi. Credo che in squadra ci sia tantissimo talento, ma il talento ti fa vincere una partita, la squadra ti fa vincere i campionati. Per cui ho bisogno del talento di tutti, ma l’obiettivo sarà metterlo tutto assieme a vantaggio della squadra. La pressione? L’ho detto ieri sera a mia moglie, uno dei motivi per cui sono qui è perché c’è pressione, personalmente è il mio motore e la mia adrenalina e non condivido il discorso che la pressione sia negativa. Sappiamo che il nostro è un mondo privilegiato e dobbiamo saperla gestire. Le difficoltà nella vita e nella pallavolo arrivano sempre, bisogna essere pronti ad affrontarle e superarle. Credo sia giusto dare merito al lavoro di Kovac per tutto quello che ha fatto finora. Ho già parlato con alcune persone dello staff che mi saranno preziosissime perché il tempo non mi è amico e devo calarmi in questa realtà come fossi qui da dieci anni. Perché ho accettato Perugia? Perché credo molto nel mio lavoro e perché credo molto in questa squadra e nei giocatori. Finalmente una panchina di Superlega? Non ho mai nascosto che, dopo sette anni all’estero, allenare in Italia era il mio obiettivo».

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