Volley: in Superlega dal 2018/2019 saranno introdotte le retrocessioni

Dopo sei stagioni di blocco, che hanno permesso di far fronte alla crisi economica, le società del massimo campionato hanno deciso, a larga maggioranza, di tornare all'antico
Volley: in Superlega dal 2018/2019 saranno introdotte le retrocessioni

BOLOGNA- Un' importante novità arriva dalla Consulta di Superlega, tenutasi a Bologna nei giorni scorsi.

L'assemblea che ha visto la partecipazione della Presidente Paola De Micheli e di tutte le Società, con l'unica eccezione della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, dopo una lunga discussione, sulla base del Regolamento Organico della Lega Pallavolo istitutivo del sistema delle franchigie che ne fissava anche la scadenza, i Club hanno concordato a larghissima maggioranza che dalla stagione 2018-19 saranno reintrodotte le retrocessioni. La decisione è arrivata dopo un'approfondita analisi che ha esaminato con attenzione il percorso compiuto fino ad oggi dalla massima serie, che si è data un sistema di regole del tutto innovative per lo sport italiano, molto apprezzate anche dalle altre Leghe europee.

« Di fatto sono passati quattro anni di SuperLega - dichiara l’Amministratore Delegato della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi – oltre a due precedenti stagioni di blocco della retrocessioni. Sono stati raggiunti gli scopi fondamentali che fissammo con la creazione delle franchigie, perché le nostre Società hanno brillantemente superato la generale crisi economica dell’ultimo decennio. Possiamo orgogliosamente rivendicare di avere raggiunto gli obiettivi: rafforzare la struttura societaria della maggior parte dei Club del nostro massimo Campionato e sviluppare importanti progetti tecnologici e innovativi, quali il Video Check System, la WebTV pay e i diritti televisivi esteri. Nei prossimi giorni incontreremo la Federazione per illustrare le nostre idee in tema di riforma Campionati di Serie A, improntate a condividere obiettivi comuni con la stessa FIPAV ».

L’agenda della Lega Pallavolo prevede, oltre agli incontri con la Federazione e la Consulta di Serie A2, la creazione di una commissione dei Club che possa portare nel giro di un paio di mesi alla realizzazione della riforma nel dettaglio.

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