H EAD e Desire Fragrances scelgono Diego Schwartzman come ambassador

Diego Schwartzman tra le sue ambizioni nel mondo del tennis, la Coppa Devis, il ricordo di Maradona e le increibili fragranze di HEAD e Desire Fragrances
H EAD e Desire Fragrances scelgono Diego Schwartzman come ambassador

Ciao Diego, prima di passare a temi più attuali, partiamo dall’inizio: raccontaci come e perché hai cominciato a giocare a tennis. Quanto è stato difficile nei primi tempi? Hai sempre creduto di poter diventare un top player oppure la tua carriera è andata addirittura oltre le aspettative di quando eri un ragazzino?

"Ho iniziato a giocare da ragazzino, la mia famiglia andava sempre in uno sport club in Argentina, nella parte nord di Buenos Aires e sono cresciuto praticando molti sport, ma poi ho capito che a tennis ero più bravo degli altri e  così ci ho provato. Sono partito subito bene nei tornei nazionali in varie città dell'Argentina, ma è stato comunque tutto molto difficile perché la mia famiglia in quel momento non aveva abbastanza soldi per aiutarmi con allenatori e tutto ciò di cui un tennista agli inizi ha bisogno: viaggi, autostima, preparazione delle partite.

È stato molto difficile dicevo, ma anche la mia famiglia ha ricevuto aiuto da altre persone, e questo  è stato molto importante per me. Ad essere sincero, da bambino non mi sarei mai aspettato di essere dove sono ora e di fare le cose che ho fatto l'anno scorso. Poi penso che quando sono diventato un giocatore professionista andava tutto bene e ogni anno miglioravo qualcosa, quindi, quando avevo 18 o 19 anni, la mia fiducia è cresciuta ogni anno e mi ha fatto credere in me stesso."

Da oramai tre anni sei costantemente tra i Top-20 della classifica ATP, e sei da tempo il miglior argentino nel ranking. Qualcosa è cambiato da allora? Senti che c’è più interesse su di te nel tuo paese? Senti maggior pressione oppure è semplicemente un motivo d’orgoglio per te?

"Naturalmente quando sei al meglio ed entri nella top ten, giocando buoni tornei, tutti si aspettano da te che continui a esprimerti a un buon livello, continuando a giocare buoni tornei, e credo che questo sia sempre stato il mio obiettivo. A volte ci riesco e a volte no, ma faccio sempre il 100% per essere lì. Per noi tennisti sudamericani poi, è molto difficile giocare al meglio a causa delle lunghe ore di volo, la differenza di orario e il jet lag che dobbiamo sopportare ogni volta che giochiamo un torneo. Alla lunga pesa anche lo stare lontani da casa per mesi e mesi. Per questi motivi sono molto orgoglioso di quello che ho fatto, perché so da dove vengo e quanto è stato difficile arrivare a questo livello oggi."

Parliamo di Coppa Davis: ti manca giocare ogni sfida in una città diversa oppure credi che il formato attuale sia più comodo anche per voi giocatori che viaggiate sempre molto?

"Credo si stia cercando la formula migliore per questo torneo, ma che ancora non si sia trovata (ride n.d.r.).  La formula attuale assomiglia alla precedente, con la differenza se arrivi alle finali si gioca due volte l’anno e non tre e che non si gioca in casa ma in giro per il mondo."

In Italia, a Roma, hai spesso giocato benissimo, due anni fa hai battuto anche Nadal e sei arrivato in finale. Ma hai mai visitato il nostro paese come turista? Se sì, dicci quali città hai visitato ed una cosa che ti piace, anche un

"Davvero una bella domanda. No, da ragazzo, con I miei amici ho visitato il Brasile, l’Urugay ma non sono mai stato in Europa da turista. A volte durante I tornei ho dei gioni liberi, ma non posso girare come un turista perchè devo allenarmi. Se posso cerco di organizzare I miei giorni liberi per riuscire a visitare un posto che mi piace, ma gli allenamenti e la vita privata, hanno la precedenza. Per noi tennisti argentini poi, è sempre difficile essere turisti perchè non appena abbiamo del tempo libero, preferiamo tornare a casa."

Ti chiami Diego in onore di Diego Armando Maradona, che è stato una leggenda anche in Italia, nel Napoli. La città ospiterà ad ottobre un ATP 250, ci sarai? Ci sono tanti bei murales del Pibe de Oro, li hai mai visti?

"Non posso essere a Napoli, perchè in quell periodo giocherò ad Antwerp, in Belgio dove ho giocato un grande torneo in passato e quindi sono molto motivato a tornare lì. Ma è fantastico che ci sia un nuovo torneo a Napoli. Per noi argentini ogni cosa collegata in qualche modo a Maradona è storica e letteralmente stupefacente. Sono stato a Napoli una volta per giocare una partita e ora c’è l’ATP, sicuramente cercherò di esserci in futuro."

Da pochissimo, Federer ha annunciato che la Laver Cup sarà l’ultimo torneo della sua carriera. Cosa hai provato quando hai sentito la notizia? Cosa significa per te Federer? Sei emozionato al pensiero di poter partecipare anche tu alla Laver Cup per salutarlo?

"È stato davvero diffcile da accettare la notizia per noi tennisti. Penso che per I giocatori, I fan e le persone vicino al tennis, lui sia davvero il migliore e non solo per I titoli vinti. È il migliore per il suo comportamento dentro, ma anche fuori dal campo, per come vive. Nessuno potrà superarlo, Federer è unico, è un momento molto duro, ma credo che comunque rimarrà nel mondo del tennis."

Senza Federer, chiaramente, il tennis perde molto. Ma cosa pensi dello stato attuale del nostro sport e dei nuovi giovani che si stanno facendo strada? Alcaraz ha vinto il suo primo Slam allo US Open e tutti hanno elogiato la sua partita contro Sinner nei quarti di finale. Tu hai visto il match? Pensi che quella tra Sinner ed Alcaraz possa davvero essere la rivalità del futuro?

"La rivalità tra Sinner e Alcazar può essere molto importante nel nostro sport negli anni a venire, questo perché stanno già giocando dei match incredibili."

Se potessi rubare una qualità a Sinner o ad Alcaraz, quale sceglieresti?

"Mi piace molto Carlito Alcaraz a cui mi lega la stessa lingua, ma anche la cultura e le usanze. Per questo spesso passiamo del tempo assieme."

HEAD e Desire Fragrances, azienda con 30 anni di esperienza nel settore dei profumi, ti hanno scelto come ambassador per il lancio della loro prima collezione di fragranze. Hai già provato Fire, Motion e Attitude? Descrivi i punti di forza di ognuno e dicci quale ti si addice di più.

"È davvero bello essere un ambasciatore per questo nuovo marchio e per Head. Sin da quando ero molto giovane, ho sempre giocato con racchette della Hhead, voglio dire, ero sempre li a guardare ogni sfida Head e tutto ciò che facevano. Sono contento di essere Ambassador del loro profumo perchè sono appassionato di profumi, ma anche di tutto ciò che riguarda la moda. Ho avuto modo di testare I profumi della linea maschile e di quella femminile e mi piacicono molto, sono davvero buoni. Mi piace anche molto il packaging, fatto come una racchetta, è bellissimo e in questo period sto usando Fire, mi piace il colore rosso della confezione. Sono molto buone anche le altre due fragranze, ma Fir è la mia preferita."

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