<p class="p1"><span class="s1">Ennesima vittoria per i fratelli Riegler di Salewa</span></p>

I due fratelli alpinisti concludono con successo un trittico che comprende le cime dello Zebrù e del Gran Zebrù
Ennesima vittoria per i fratelli Riegler di Salewa

UN’AVVENTURA EMOZIONANTE - L’atleta Salewa - marchio per l’attrezzatura e l’abbigliamento da montagna - Florian Riegler, insieme al fratello Martin, ha conquistato la parete nordovest dell’Ortles salendo la nuova via Trinitas (WI4, M5, 1000m). 

Un’impresa che ha permesso ai due fratelli alpinisti di concludere con successo un trittico che comprende le cime dello Zebrù e del Gran Zebrù.

Un’avventura decisamente impegnativa ed emozionante, che a Florian Riegler è quasi costata diverse dita di una mano. Pensata e iniziata nel 2010 su Scacco Matto, sulla nord del Gran Zebrù, l’impresa dell’atleta Salewa in compagnia del fratello è passata nell’aprile 2015 sullo Zebrù, per la via Serac, arrivando a concludersi il 27 dicembre sull’Ortles. 

3 nuove vie di grande impegno, affrontate con coraggio ed esperienza da una delle coppie d’alta quota più affiatate delle Alpi.

La via non lascia esenti da preoccupazioni e rischi i due alpinisti come narrato nel resoconto di Florian: “Un po’ tesi saliamo i primi metri. Un passaggio all’inizio fa accelerare il mio battito cardiaco. (...) Nonostante il terreno difficile saliamo meglio del previsto e il nostro ottimismo migliora con ogni metro guadagnato. Le condizioni sono buone: poca neve, quindi pericolo di valanghe limitato e assenza di caduta massi. Il terreno cambia in continuazione, varia tra roccia, ghiaccio e neve. Riusciamo a proteggerci esclusivamente con protezioni veloci e viti da ghiaccio, non lasciamo niente in parete. La tensione aumenta, non sappiamo ancora cosa si nasconde dietro l’ultima frangia di ghiaccio. Con gli avambracci stanchi rompo gli ultimi metri di ghiaccio fragile e do un’occhiata oltre lo spigolo. Terreno meno ripido in vista ed una buona possibilità di uscire dalla parete. Attraversiamo con attenzione il ghiacciaio (minato). Quando sentiamo di aver finalmente raggiunto terreno meno pericoloso, ecco che succede: svanisco fino all bacino in un crepaccio. Ma Martin tiene la corda tesa e, fatta eccezione per il piccolo spavento, non mi succede nulla. Siamo felici di lasciare i crepacci alle nostre spalle. Ora attraversiamo verso la cresta sommitale e vediamo finalmente il tanto atteso sole".

La discesa a valle è un misto di stanchezza, sorrisi e grande soddisfazione per le tre difficili prime affrontate con successo dai fratelli Riegler.

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