ROMA - Una volta era la culla del sole e del mare, Napoli. Ma quando davanti a Castel Dell'Ovo sbarca un evento sportivo (vedi Coppa America) piove. Anzi: chiove. Come da pevisioni: appena gli addetti del Tc Napoli hanno tolto i teloni che ricoprivano il campo dove si giocherà Italia-Gran Bretagna di Davis il cielo si è fatto grigio pianura padana a novembre; ed è risultato chiaro a tutti che sarà un miracolo se oggi si riuscirà a disputare anche un solo incontro. Una mano santa per Andy Murray, ieri febbricitante e certo non felice di scendere in campo contro un cagnaccio come Seppi in condizioni certo non ottimali. D'altro canto terra molle e umidità non possono che fare un minimo di gioco agli azzurri che, come primo obiettivo, hanno quello di disinnescare il già vincitore di Wimbledon. Non si sa quando ma il primo a scendere in campo, quando avverrà, sarà Fabio Fognini, apparso sereno con cuffie da calciatore che scende dal pullmann prima della partita ben piantate in testa. Affronterà James Ward, giustiziere di Sam Querrey a San Diego. A seguire il match chiave Seppi-Murray. Più piove più premde corpo la possibilità che il match si concluda di lunedì. Nel frattempo tutti rintanati (Malagò compreso) dentro i saloni del Tc Napoli: all'organizzazione sono pevenute oltre 400 richieste di soli accrediti stampa. Quasi un record.
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