Tennis, Djokovic: «Non volevo la battaglia dei sessi»

Nei giorni scorsi aveva affermato che è giusto che gli uomini guadagnino più delle donne, adesso il numero uno del mondo aggiusta il tiro: «Serve una distribuzione più equa dei premi nel circuito»
Tennis, Djokovic: «Non volevo la battaglia dei sessi»© EPA

ROMA - Novak Djokovic fa un passo indietro e getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Non volevo la battaglia dei sessi». La "rettifica" arriva dopo le frasi che  avevano dato ragione a Raymond Moore, l'ex direttore e ceo di Indian Wells, poi dimessosi dall'incarico, contrario alla parità di montepremi tra uomini e donne nei tornei dello slam e nei combined come quello californiano. Le parole del serbo, secondo il quale è giusto che i giocatori guadagnino più soldi delle giocatrici, aveva scatenato le repliche seccate delle giocatrici, a cominciare da Serena Williams.

«In genere utilizzo questa pagina per condividere con voi le mie gioie - si legge sul suo profilo facebook - soprattutto dopo le grandi vittorie. Ma questa volta ho dovuto riflettere un bel po' prima di scrivere. Come sapete mi hanno chiesto di commentare una polemica che non avevo creato io. L'euforia e l'adrenalina dopo il successo di domenica scorsa hanno preso il sopravvento e ho rilasciato delle dichiarazioni che non riflettono davvero il mio punto di vista e che vorrei chiarire. Io ho un'attenzione particolare verso il futuro del nostro sport. Trovo necessario parlare di una distribuzione più equa dei premi nel circuito, ma questo riguarda sia gli uomini che le donne. Non ho mai voluto trasformare la questione del prize money in una battaglia dei sessi. Dunque porgo le mie scuse a chi si è sentito offeso».

 

 

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