Nadal-Federer, finale amarcord agli Australian Open

Lo spagnolo batte Dimitrov dopo maratona 5 ore e ritrova il suo nemico "amatissimo"
Nadal-Federer, finale amarcord agli Australian Open© ANSA

Nadal-Federer, il tennis ritrova la "sua" finale

Nel calcio ci sono il 'Clasico' Real-Barcellona e il 'Superclasicò River-Boca, nel tennis da ormai 13 anni ce ne è un altro che ha scritto tra le più belle e importanti pagine della storia dello sport: quello tra Roger Federer e Rafa Nadal. Saranno loro - 31 Slam in due (17 l'elvetico, 14 il maiorchino) - a giocarsi domenica prossima sui campi in cemento del Melbourne Park il primo Major 2017 e sarà la puntata n.35 di una saga infinita, iniziata nel marzo 2004 a Indian Wells. Un amarcord in piena regola che vede lo spagnolo avanti negli scontri diretti (23-11) e nelle finali dei tornei Slam, in cui Nadal conduce 6-2 (lo svizzero ha vinto solo due finali a Wimbledon e perso 4 volte a Parigi e una volta sull'erba londinese e a Melbourne).

NADAL, CHE VITTORIA CON DIMITROV

Per tutti era la finale più attesa e sognata, la giusta cartina di tornasole di un torneo che ha regalato fin dall'inizio sorprese a raffica, a cominciare dalle premature uscite di scena dei due grandi favoriti della vigilia, Andy Murray e Novak Djokovic, i nuovi gemelli del tennis moderno che nell'immaginario dei tifosi di tennis avevano preso il posto proprio di Federer e Nadal, 49 finali Slam in due (28 per il 35ennne svizzero, 21 finali per il mancino spagnolo). Ma oggi, per raggiungere in finale il suo storico rivale, Nadal ha dovuto oggi faticare, è proprio in caso di dirlo, le sette camicie e impiegare 5 set e quasi 5 ore di gioco: alla fine ha avuto la meglio sul roccioso bulgaro Grigor Dimitrov, n.15 del seeding, sconfitto 6-3 5-7 7-6 6-7 6-4. Cosa più importante, il 30nne maiorchino ha confermato di essersi lasciato alle spalle i guai fisici che lo avevano martoriato lo scorso anno, riuscendo a tener testa sul bulgaro classe '91, alla fine sconfitto non solo in virtù dell'esperienza, ma anche della tenacia e della resistenza.

Un match che era partito bene per lo spagnolo, oggi 9/o nella classifiche Atp, che si era aggiudicato il primo set in tutta tranquillità e che prometteva bene anche nel secondo, tanto da recuperare due volte un break di svantaggio e annullare quattro set point. Invece, quando sembrava prendere il sopravvento lo spagnolo, è uscito fuori il bulgaro che ha cominciato a dare battaglia punto a punto, con ogni set che ha sforato l'ora di gioco. Si è andati così al quinto set che è scorso liscio fino a quando Nadal, in turno di servizio, si è trovato a un passo da baratro: sotto 4-3 e 15-40. Un diritto e una volée hanno salvato però lo spagnolo che da campione qual è ha subito dopo tolto la battuta a Dimitrov e chiuso 6-4 al terzo match point, dopo 4 ore e 56' di maratona.

"Non avrei mai immaginato di arrivare in finale - ha ammesso Nadal subito dopo il match - dopo i problemi che ho avuto nell'ultimo periodo. Avere la possibilità di competere ancora una volta con Federer è un privilegio, penso che anche lui sia molto contento". Lo saranno sicuramente anche gli amanti del tennis. per la cronaca, l'ultima finale di un Major tra i due risale al Roland Garros 2011, quando Nadal sconfisse lo storico rivale in quattro set e portò a casa il suo sesto Open di Francia.

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