Fed Cup, Garbin: «Buono il nuovo format». Errani: «Italia bel gruppo»

Le azzurre del tennis si preparano a sfidare Taipei per restare in World Group II, e provare così ad essere nel tabellone principale già l'anno prossimo
Fed Cup, Garbin: «Buono il nuovo format». Errani: «Italia bel gruppo»

TORINO - Due mesi fa c'era tensione nell'aria per la nascita di un nuovo ciclo, ma ora la nuova Italia di Fed Cup sta prendendo piede: Tathiana Garbin è convinta della bontà del progetto, e spera di raccogliere i primi risultati nel match di Barletta contro Taipei. Per la giornata inaugurale ha scelto Martina Trevisan come seconda singolarista, da affiancare a Sara Errani. "Non è stata una scelta facile: in questo momento stanno giocando tutte piuttosto bene, ma dopo aver fatto le valutazioni del caso ho scelto Martina. E' stata una settimana importante perchè mi ha consentito di rivedere tutte su base quotidiana, anche se posso gia' seguirle nei tornei: giro spesso insieme a loro". La sfida contro Taipei serve per evitare i Gruppi Zonali, ma può avere un valore ancora maggiore: voci sempre piu' insistenti, infatti, dicono che dal 2017 il nuovo World Group sarà a 16 squadre. Per questo, una vittoria consentirebbe alle azzurre di essere nel tabellone principale già dall'anno prossimo.

TENNIS: FED CUP, A BARLETTA L'ITALIA SFIDA TAIPEI

SQUADRA GIOVANE - "Il nuovo format mi piace molto - dice la Garbin - introduce 16 squadre nel Gruppo Mondiale e secondo me funzionerà. Non abbiamo paura di misurarci con le più forti: siamo una squadra giovane, in crescita. Sinceramente vedo un futuro roseo. C'è tanta voglia di fare, l'esperienza porterà grandi risultati". A chiudere, 'Tax' ha poi fatto un appello al pubblico: "Spero di vedere le tribune piene, la Puglia ha una grande tradizione nel nostro sport". Martina Trevisan è carica per l'esordio in un match a risultato non acquisito, in quelle che vengono definiti 'live rubber'. "Sono molto emozionata e pronta a entrare in campo", assicura.

SENTIMENTI ERRANI- A guidare il team c'è Sara Errani, giunta a Barletta insieme a coach Michele Montalbini. Con l'uscita di scena della Schiavone, la romagnola è sempre più leader. "Mi trovo bene in questo nuovo ruolo, anche se non sento una pressione particolare. Si sta creando un bel gruppo, siamo tranquille". Prima di arrivare a Barletta, ha giocato il torneo WTA di Bogotà, dove ha scagliato via la racchetta dopo la sconfitta contro Johanna Larsson: gesto inusuale, quasi inedito, per una come lei. "È stato un brutto gesto - dice - in quel momento ero nervosa per vari motivi, tra cui le condizioni di gioco... L'ho fatto e mi dispiace, ma vi assicuro che in certi momenti è faticoso controllare le emozioni". Al di là di questo, Errani si è fatta notare per un bel gesto: da qualche tempo, regala abbigliamento e attrezzatura alla 16enne 'Sashka' Oliynykova, rifugiata politica che sta provando a costruirsi una carriera. "L'ho conosciuta tramite i social network. Mi sono incuriosita, ho letto la sua storia e ne sono rimasta colpita. Abbiamo parlato un po' e non si puo' non restare affascinati da chi ne ha passate cosi' tante. Se posso aiutare qualcuno, anche con un gesto semplice, sono felicissima. Ogni tanto ci sentiamo e per me è un piacere provare a darle forza".

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