Coppa Davis, Italia ritrovata e combattente: ora spera

Un team che si è riunito e ha ritrovato in se stesso la forza per reagire: grande prova di carattere con il Cile di Garin e Jarry, ma bisogna battere la Svezia
Coppa Davis, Italia ritrovata e combattente: ora spera© Getty Images for ITF

È bello ritrovarla così, calda e vincente, l’Italia che scova chissà dove, chissà come, la sua forza più intima, che batte il Cile e dà un calcio ai pensieri e ai dolori dello scivolone con i canadesi rimettendosi in gioco aggrappata ai valori più umani che vi siano nello sport. È l’Italia che sa resistere, che sa soffrire, che sa reagire, e mostra il coraggio di chi non ha alcuna intenzione di abbassare la testa. Non per la seconda volta di seguito.

Valori che assumono una lucentezza particolare e struggente nelle fatiche di due ragazzi che conoscevamo come combattenti, ma non così straordinari da rendere plausibili le discese più ardite e le risalite che li spingono alla conquista di due singolari considerati tra i più complicati di questa settimana bolognese. Il pubblico apprezza, si unisce ai suoi tennisti e li spinge, dando fiato ai cori che loro vogliono sentire. A guidarli è Matteo Berrettini, giunto a condividere gli sforzi della squadra, infortunato ma non giù di voce.

Italtennis, il segreto della rinascita

La vecchia Coppa ha sempre vissuto di condivisioni, tra tennisti e pubblico, tra compagni di squadra. Forse il segreto della rinascita è tutto qui, in un team che si è riunito e ha ritrovato in se stesso la forza per reagire. È un uno-due da kappaò, ma chissà se basterà davvero, o se occorrerà sollecitare un’aggiunta di nervi saldi, per approdare domani alla qualificazione per la fase finale. Manca il match con la Svezia, e oggi Cile e Canada saranno a tu per tu e in caso di vittoria dei cileni, si renderà necessaria la conta dei set. Quel che conta è che Matteo Arnaldi, scelto come carta a sorpresa dove averlo visto calmo e tosto affrontare il debutto in doppio, poi Lorenzo Sonego, che ha vinto il ballottaggio con Musetti, hanno rimesso l’Italia in cammino… A cose fatte scoprono di aver vinto quasi alla stessa maniera. Modificando in corsa lo spartito. Occorre saperci fare per ribaltare un match, e Matteo e Lorenzo sono stati bravissimi, l’uno entrando nella parte via via che il match si addentrava verso le fasi più calde, l’altro invece esplodendo di rabbia e frustrazione, e in quei sentimenti trovando la linfa che poco alla volta l’ha trasformato in una sorta di super eroe. Succede tutto nel secondo set.

La vittoria di Arnaldi

Arnaldi ha perso il primo contro un Garin non irresistibile (non lo è mai stato) ma freddo in tutte le fasi del gioco e solido nei colpi da fondo. Spaesato all’inizio, forse mortificato dal non riuscire a trovare i colpi che gli avrebbero permesso di comandare gli scambi, Matteo si mostra d’improvviso rinfrancato e in aumento di fiducia dal due pari del secondo set. Combatte su ogni punto e poco alla volta porta il match dalla sua parte. Fa il break sul 5-4 e va in fuga, si ripete nel quarto game del terzo set ribaltando un gioco da 19 minuti. Il cileno non l’ha più ripreso. «Mi sono ritrovato giocando, all’inizio non era facile, Garin ha tanta esperienza, ma via via ho giocato più dentro il campo, ho spinto di più. La chiave del match è quella».

Il trionfo di Sonego

Poi Sonego, sovrastato per un set dalla veemenza e anche dalla qualità di Nicolas Jarry. Ma il break strappato in avvio della seconda frazione cambia tutto, Sonego ritrova aggressività, sembra un leone in gabbia, mentre Jarry comincia ad avvertire qualche scricchiolio nel fisico da statua. Eppure, il cileno strappa il break della parità nell’ottavo game (4-4) e si porta avanti (5-4) fino a contare quattro match point sul servizio di Sonego. Sembra finita, ma Sonny è una furia, carica a testa bassa, annulla i match point e si riprende il break di vantaggio nel gioco successivo (6-5). È la svolta, nel terzo basta un break nel quarto gioco, Sonego va avanti 3-1 e neutralizza ogni tentativo di Jarry. «Siamo squadra, insieme possiamo fare grandi cose. Abbiamo perso con il Canada ma subito ci siamo ritrovati. È una vittoria, questa su Jarry, che mi dà sensazioni bellissime». Condivise da tutti. Applausi sinceri.

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