Nadal corre senza dolori: "Vincere dopo tanto tempo significa molto per me"

Ha lasciato solo 3 giochi al rivale e pare in ottima condizione fisica: oggi gioca il quarto di finale a Brisbane contro Thompson

Vamos Rafa. Il classico striscione che ormai da quasi due decenni campeggia nelle tribune di tutto il mondo è tornato di moda. Sono state sufficienti due partite per riportare l’attenzione sul maiorchino, tornato a calcare il campo dopo un’assenza di quasi un anno nel 250 ATP di Brisbane. Dopo il successo contro Dominic Thiem in primo turno, ieri è arrivato il bis contro l’australiano Jason Kubler, attuale numero 102 del ranking e in tabellone grazie a una wild card. Rafa ha vinto in un’ora e 24 minuti concedendo soltanto tre giochi al tennista di casa e mettendo in mostra un gran tennis supportato da una condizione fisica che appare invidiabile. Partenza bruciante (5-0), con l’avversario quasi tramortito al pari di un pugile alle corde. Traiettorie strette e angoli impossibili trovati da Nadal che ha fatto male a Kubler soprattutto con il diritto anomalo, cercato e trovato con un perfetto movimento di piedi. Molto efficace anche al servizio, l’iberico si è quasi divertito a provare i colpi ottenendo anche diversi vincenti con il servizio e il rovescio bimane. Repertorio insomma completo per il quattordici volte campione del Roland Garros che anche nel secondo set, nonostante la maggior resistenza di Kubler, ha dominato chiudendo all’ottavo gioco. Oggi tornerà in gara, non prima delle 11 ora italiana, contro un altro tennista locale, il tenace Jordan Thompson.

Ormai ogni sua conferenza stampa è attesa: «Ho iniziato la partita molto bene, con grande determinazione. Non ci eravamo mai incontrati e ho visto alcuni suoi video. Sapevo che sarebbe stato molto solido da fondo e quindi ho cercato di essere subito aggressivo. La tattica si è rivelata efficace, credo sia stata per me una partita molto positiva che mi ha dato l’opportunità di scendere nuovamente in campo e questo significa molto. Due vittorie dopo tanto tempo lontano dal circuito hanno un grande significato e rappresentano qualcosa che mi fa sentire bene. Ho bisogno di salute, di partite e devo continuare ad allenarmi bene. Le vittorie e le ore trascorse sul terreno di gioco aiutano. Ogni giorno nel quale ho la possibilità di giocare è una grande notizia. Sono felice di essere tornato dopo tanto tempo ed essermi dimostrato competitivo. Non avverto dolori. Vediamo fino a che punto posso arrivare». 

Nadal e la vittoria numero 1070 nel massimo circuito

Per Nadal ieri anche un warning per aver prolungato il toilet break tra il primo e il secondo set: «E’ stata una situazione strana, sapevo di avere cinque minuti a disposizione ma qui a Brisbane le condizioni di umidità sono al limite, quindi mi sono cambiato. Continuavano a informarmi del tempo mediante walkie talkie. Pensavo di essere arrivato in tempo e invece ho ritardato di alcuni secondi. So di essere lento, cercherò di migliorare - ha scherzato - nel 2024 anche sotto questo punto di vista. Sono stato fuori a lungo, devo memorizzare le regole». E una risata per sottolineare. 
Se Nadal parla di miglioramenti a largo raggio i suoi avversari dovranno usare molta attenzione. Quello di oggi, l’australiano Thompson, è il numero 55 del ranking e sarà un test ancora più probante dei precedenti. In carriera Nadal l’ha affrontato in due occasioni battendolo senza perdere nemmeno un set. La prima volta negli ottavi del Masters 1000 di Parigi Bercy, sul veloce indoor e nel 2022 sulla terra rossa amica del Roland Garros, al primo turno. In quanto a numeri ieri Nadal ha centrato la vittoria numero 1070 nel massimo circuito. Tra le perle per ottenerla anche una “veronica” che ha scatenato il pubblico.

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