Binaghi, Sinner, Torino e quello che i sauditi non possono comprare

Se è vero che non bisogna mai dimenticare da dove si viene per capire dove si può arrivare, oggi che tutti guardiamo a Jannik, il pensiero corre a quel giorno dell'aprile 2019, a Torino
Binaghi, Sinner, Torino e quello che i sauditi non possono comprare© ANSA

L'abbacinante fenomeno Sinner esalta le Atp Finals e illumina lo straordinario successo dell'Evento torinese. Se è vero che non bisogna mai dimenticare da dove si viene per capire dove si può arrivare, oggi che tutti guardiamo a Jannik, primo italiano della storia in finale, il pensiero corre a quel giorno dell'aprile 2019, a Torino. È il giorno 29, nello storico Palazzo Madama, Angelo Binaghi presenta ufficialmente la quinquennale edizione del torneo.

Accanto all'ingegnere sardo, dal 2001 presidente dell'allora Federtennis, ora Federazione Italiana Tennis e Padel, siedono Giovanni Malagò; la sindaca Chiara Appendino; il presidente della Regione, Sergio Chiamparino; i sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente; Chris Kermode, presidente Atp. Binaghi, con la proverbiale cocciutaggine della sua meravigliosa terra, corona il sogno di cui aveva parlato per la prima volta con Tuttosport che, subito, aveva deciso di condividerlo e sostenerlo. Quel giorno, a Palazzo Madama, l'ingegnere non sta più nella pelle. Ne ha ben donde: "Si è verificata una congiunzione astrale irripetibile. Almeno tre fenomeni rari, mai registrati tutti insieme. Il governo italiano ha deciso per la prima volta di scommettere sul tennis, unico grande sport per il quale non si era fatto nulla. Ringraziamo l'esecutivo che ha investito su di noi. Una delle più grandi città del Paese, con sindaca tennista, ci ha risollevato in momenti in cui credevamo di essere morti e sepolti. Terza cosa rara: anche altri enti locali hanno voluto far parte della squadra, la Regione di Chiamparino e la Camera di Commercio". E Malagò, di rimando: "Quando si fa squadra, il nostro Paese è imbattibile. Sono orgoglioso. L'Italia è felice di investire nello sport. Alla sindaca, in un incontro a Roma, ho lanciato l'idea Atp a Torino perché la città ha tutto per candidarsi: oltre alla bellezza unica, un impianto in grado di ospitare la manifestazione. Il mio ruolo finisce qui. Complimenti alla formidabile tenacia: miscelata con quella di Binaghi, ha prodotto uno straordinario risultato". Ciò che si compie oggi è frutto di quella "formidabile tenacia", capace di superare anche i durissimi contraccolpi della pandemia. Sinner sublima le Finals con tutto ciò che ci regala in questi giorni di gloria e regala alla magia di Torino. Con rispetto parlando, nemmeno i petrodollari sauditi possono comprarlo. Presto conosceremo i risultati dell'edizione 2023: si annunciano eccezionali e non solo per il botteghino (+54 per cento, 166 mila i biglietti venduti, di cui il 40 per cento all'estero, Pala Alpitour esaurito per un incasso di 22 milioni di euro). Secondo le stime del Sole-24 Ore, l’impatto economico dell'evento, diretto, indiretto e indotto su Torino, ammonta a 230 milioni di euro, generando un gettito fiscale di 50 milioni, con la creazione di 1.500 posti di lavoro. Si capisce perché Angelo Binaghi,, stia lavorando sodo per ottenere dall'Atp il prolungamento del contratto dal 2025 al 2027.

Finals, il futuro

L'ideale sarebbe arrivare sino al 2030, ma la concorrenza internazionale è agguerrita, a cominciare dai sauditi. Giocano a tutto campo la loro partita di sportwashing, strategia che sfrutta lo sport e i suoi grandi appuntamenti per rifarsi un'immagine internazionale. Già nel marzo 2021, ben prima dei 1.300 milioni di euro spesi sul calciomercato estivo 2022, secondo l'organizzazione per i diritti umani Grant Liberty, il governo dell'Arabia Saudita aveva investito un miliardo e mezzo di dollari in attività sportive, al fine di riguadagnare consensi agli occhi dell'opinione pubblica mondiale. Ricordato come, Infantino benedicente, i sauditi si siano già assicurati il Mondiale di calcio 2034, in ambito tennistico Gedda si è garantita la Next Gen e il Master 1000 nel 2024. Per Binaghi bastano e avanzano perché Torino possa arrivare sino al 2027, considerato anche l'apprezzamento dei campioni in lizza, sia per l'organizzazione sabauda sia per la sistemazione logistica: hotel in centro, allenamento allo Sporting, vicino al Pala Alpitour, spostamenti ridotti al minimo, al contrario del traffico caotico di Londra, teatro Finals dal 2009 al 2020. A Riyad cominciano soltanto adesso a prendere in mano la racchetta. Per sfilarla a Torino, dovranno passare sulla racchetta di Binaghi.

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