Nordic Walking e gli effetti benefici sulla SM

La camminata naturale con le bacchette favorisce resistenza, mobilità e coordinazione
Nordic Walking e gli effetti benefici sulla SM

Scarpe comode e bacchette nelle mani. La Nordic Walking è un tipo di disciplina fisica e sportiva che si pratica utilizzando bastoni appositamente studiati, molto simili a quelli per lo sci di fondo, ma un po' più corti. Ed è proprio da qui che trae la sua origine: questa attività sportiva, infatti, è stata sviluppata sulla base dell'allenamento che gli atleti di sci di fondo devono fare nel periodo estivo. Proprio l’uso di queste bacchette, oltre ad aumentare il dispendio energetico, può favorire effetti positivi anche a livello cardiocircolatorio, un aumento generalizzato della forza e resistenza, un miglioramento dell'efficienza dell'apporto di ossigeno, un consumo di maggior quantità di calorie rispetto alla normale camminata, un miglioramento di equilibrio e una significativa riduzione degli sforzi sulla struttura ossea. Alcuni studi hanno dimostrato che il Nordic Walking è una tipologia di camminata particolarmente adatta non solo per gli sportivi ma anche per persone con disabilità, in sovrappeso, per diabetici o per chi ha il Morbo di Parkinson. Questa attività coinvolge il movimento di tutto il busto, allena l’intero corpo, senza affaticarlo e senza sollecitare le articolazioni, stabilizza l’equilibrio e migliora la coordinazione. Inoltre, risulta efficace anche per le persone con sclerosi multipla perché favorisce resistenza, mobilità e coordinazione, tre fattori che subiscono effetti negativi con il progredire della malattia. 

Per quanto lo sport non possa frenare la malattia, diversi studi clinici su grande scala hanno dimostrato che un esercizio regolare può avere effetti positivi sulle limitazioni fisiche causate dalla sclerosi multipla. Questo perché il rafforzamento dei muscoli e la maggiore elasticità permettono una migliore mobilità, resistenza e coordinazione. Un piccolo studio canadese, della McGill University di Montreal, pubblicato su Disability and Rehabilitation, ha scoperto che la Nordic Walking si è dimostrata efficace più del doppio di una normale camminata nei 30 volontari anziani coinvolti nello studio. In un altro studio, invece, sono state reclutate sessantanove donne di età compresa tra 65 e 74 anni, divise poi in un gruppo di controllo e in uno di Nordic Walking, che hanno seguito un programma di 12 settimane di allenamento, 3 volte alla settimana per 75 minuti. In entrambi i gruppi sono stati condotti un insieme di test funzionali sia all'inizio che alla fine dello studio, i cui risultati hanno mostrato notevoli miglioramenti nel gruppo di Nordic Walking, soprattutto per quanto riguarda il controllo posturale.

Ci sono molti centri italiani di Nordik Walking a cui poter chiedere informazioni su istruttori o corsi dedicati a persone con SM. La Scuola Italiana di Nordic Walking, per esempio, nasce con lo scopo di promuovere, sviluppare e valorizzare questa pratica sportiva, collaborando spesso con enti di ricerca e istituzioni nell’ambito di studi medico-scientifici. Per esempio, ogni anno in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, partono in diverse città italiane le camminate per le persone con Sm, o “Nordic Tales”. Delle iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica, coinvolgendo i pazienti interessati a sperimentare questa disciplina, i famigliari, i caregiver e i cittadini, patrocinate dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla Scuola Italiana di Nordic Walking.

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