Thai Chi, ecco i benefici dell’arte marziale

Di origine cinese, da sistema di autodifesa a esercizio che combina movimenti e respirazione: un mix perfetto per corpo e mente
Thai Chi, ecco i benefici dell’arte marziale

Si chiama Tai Chi (o Tai Chi Chuan), nasce in Cina e dagli esperti è considerata come un’arte marziale. Arte marziale perché descrive un sistema di autodifesa (il suo significato è quello di “suprema arte di combattimento”) che mima la lotta contro un avversario immaginario. Per i non esperti, o per chi non la pratica in maniera agonistica, si è trasformata nel corso del tempo in una disciplina che apporta benefici sia al corpo che alla mente: una forma di esercizio che combina tecniche di respirazione e di rilassamento con movimenti molto lenti e delicati, proprio come una danza. Ed è proprio l'esecuzione precisa e costante di questa tecnica, contraddistinta dalla morbidezza e dalla lentezza con cui vengono eseguiti i movimenti, a rendere il corpo più agile e armonioso e donare un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla circolazione. 

Questa tecnica potrebbe aiutare a migliorare il benessere psicofisico delle persone con sclerosi multipla: il Tai Chi, infatti, non solo agisce sull'equilibrio, ma contribuisce anche a ridurre lo stress e l’ansia. Molto più delicata della maggior parte degli stili di yoga, questa pratica abbina ai movimenti lenti ed eleganti una respirazione profonda che rilassa e riduce la rigidità muscolare. Uno studio tedesco ha analizzato direttamente l’impatto che ha sulle persone con SM, dimostrandone i molteplici benefici per quanto riguarda l’equilibrio, il tono muscolare e la coordinazione, ma anche per il benessere psicologico, alleviando lo stress e l'ansia.

Recenti studi clinici hanno confermato che il Tai Chi è in grado di offrire benefici nel migliorare l'equilibrio e la flessibilità, abbassare la pressione sanguigna e migliorare la salute cardiovascolare in generale. Un team di ricercatori dell'Università del Texas ha dimostrato come il Tai Chi sia un'efficace terapia per migliorare la resistenza e la forza fisica e per ridurre la fatica nelle persone con sclerosi multipla. Secondo i risultati dello studio, presentati durante il 2016 Annual Meeting of the Consortium of Sclerosis Centers (Cmsc), circa il 75% dei 25 pazienti arruolati, dopo aver seguito un programma di Tai Chi per sei settimane, sono stati in grado di completare molti esercizi di Tai Chi in piedi, anziché su una sedia. I partecipanti sono stati valutati grazie a una serie di test, tra cui la Berg Balance Scale (Bbs), il Dinamic Gait Index (Dgi), e il Fatigue Severity Scale (FSS), dimostrando così significativi miglioramenti nell'equilibrio, resistenza, forza e una diminuzione della percezione di fatica.

Uno studio iraniano, invece, ha esaminato gli effetti di questa pratica in 36 donne con SM. La ricerca consisteva in sessioni di allenamento di Tai Chi due volte alla settimana per 12 settimane. Utilizzando la scala dell'equilibrio di Berg (Bbs) per raccogliere le informazioni, i ricercatori hanno registrato miglioramenti significativi, suggerendo come il Tai Chi possa essere considerato un intervento complementare sicuro per aumentare l'equilibrio. Un altro studio si è concentrato sugli effetti benefici che la pratica avrebbe non solo sull'equilibrio ma anche sulla coordinazione, l'affaticamento e la depressione. In questo caso, i 32 partecipanti allo studio hanno seguito due lezioni settimanali di 90 minuti ognuna, per un periodo di sei mesi. Secondo i dati, il Tai Chi ha un potenziale terapeutico, avendo un ruolo nel migliorare la qualità di vita in generale. Tuttavia, come sottolinea una review saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare esattamente quali siano i precisi meccanismi con cui agisce la pratica, per verificare l'efficacia e la sicurezza (i follow up sono troppo brevi e insufficienti) e per testare questa pratica su un numero più ampio di persone con sclerosi multipla.

Ci sono diverse forme di Tai Chi, ognuna caratterizzata da movimenti e stili diversi: gli stili più popolari sono lo Yang e il Chen. Mentre quest'ultimo richiede un allenamento molto esigente, la tecnica Yang è la più diffusa, perché caratterizzata da una serie di movimenti che possono essere appresi più lentamente e combinati successivamente per creare sequenze più lunghe. Consultatevi sempre con il vostro medico di fiducia prima di decidere, e una volta che avete deciso affidatevi a istruttori di Thai Chi certificati: la filosofia del Tai Chi porta gli istruttori a essere sempre molto ben disposti ad adattare questa disciplina alle esigenze individuali.

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