<span style="line-height: 20.8px;">Tutte le probabili formazioni della 5ª giornata di Serie A </span>

La guida al prossimo turno del massimo campionato di calcio
Tutte le probabili formazioni della 5ª giornata di Serie A © www.imagephotoagency.it

Dopo la vittoria del Milan ieri sera sul campo di Udine, si torna in campo questa sera per la giornata di campionato. Le ultimissime dai campi.

Ecco tutte le probabili formazioni della 5ª giornata di Serie A La guida al prossimo turno del massimo campionato di calcio

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CARPI-NAPOLI mercoledì ore 20:45

CARPI - Contro il Napoli per abbattere la maledizione del Braglia. Il Carpi, infatti, non ha mai vinto nell’impianto modenese quando utilizzato come campo di casa. Né in Serie D contro il Suzzara negli anni Ottanta, né nei play-off di Serie C persi con la Pro Vercelli cinque stagioni or sono, né col Padova in B, tantomeno in queste prime giornate di A.

NAPOLI - Il vero esame ci sarà stasera. A Modena, contro un Carpi che si chiuderà a doppia mandata, il Napoli dovrà ribadire il rendimento delle ultime due sfide e di aver superato definitivamente la crisi. Quella ereditata dalle stagioni di Benitez e riconfermata anche all'inizio di questo campionato con la sconfitta di Sassuolo e il pareggio (sofferto) di Empoli: i famigerati punti persi contro le formazioni di bassa classifica. Ben 17, gettati al vento un anno fa. Tanti, decisamente troppi per chi punta almeno a un posto in Champions. L'obiettivo e il proposito restano intatti anche quest'anno, purché fin da stasera la formazione che ha piazzato un 5+5 nel giro di soli 4 giorni, faccia la voce grossa e il risultato pieno.

CHIEVO-TORINO mercoledì ore 20:45

Nel match di stasera al Bentegodi tra Torino e Chievo andrà in scena anche una sfida del tutto singolare, quella cioè tra Giuseppe Vives e l’argentino Lucas Castro, due giocatori ai vertici della particolare classifica dei “ruba palloni”. Il mediano granata nelle prime quattro giornate di campionato è riuscito a recuperare 15 palle agli avversari mentre l’esterno del Chievo ne ha arpionato uno in più, 16. L’esito della gara sarà deciso anche dal loro duello

FIORENTINA-BOLOGNA mercoledì ore 20:45

FIRENZE - Qui Fiorentina. Dategli del “trapattoniano” e vi sorriderà: «Ognuno vuol essere se stesso ma un paragone così, specie per chi come me è all'inizio del suo lavoro in Italia, è positivo. Spero di vincere quanto il Trap». Chiedetegli se è contento di questa Fiorentina che è terza ma non gioca bene e vi risponderà: «Io sono soddisfatto perché i risultati ci danno serenità. Ora stiamo scavando le fondamenta, poi costruiremo. E intanto cerchiamo di gestire la critica costruttiva di tifosi e addetti ai lavori». Domandategli come mai Suarez, arrivato con l'etichetta di uomo mercato per quanto vinto in Spagna, ancora non carbura e Paulo Sousa, ricordando l'affare tra Fiorentina e Atletico Madrid che lui ha mal digerito, ribatterà tagliente:«Il vero uomo mercato è stato Savic. Mario comunque è un giocatore importante e intelligente, saprà integrarsi nel nuovo calcio ma gli serve tempo». Soprattutto, ammonisce il tecnico, serve a Rossi che stasera dovrebbe restare fuori pensando pure alla sfida con l'Inter: «Pepito può giocare sempre ma si deve capire che pur essendo un fenomeno è stato fermo a lungo».

BOLOGNA - a. Delio Rossi lascia intendere che a Firenze non farà turnover. L’ipotesi di lavoro è dunque di una formazione molto simile a quella che ha battuto il Frosinone. In difesa potrebbe rientrare Gastaldello al posto di Rossettini, mentre il centrocampo dovrebbe rimanere inalterato. L’attacco presenterà un tridente confermato per due terzi: Destro e Mounier sicuri titolari; Brienza, apparso un po’ affaticato domenica, potrebbe lasciare il posto a Falco. Ma anche no. Sempre fuori gli acciaccati Giaccherini e Donsah, mentre Brighi è ormai recuperato, anche se orientativamente destinato alla panchina

INTER-VERONA mercoledì ore 20:45

JUVENTUS-FROSINONE mercoledì ore 20:45

LAZIO-GENOA mercoledì ore 20:45

LAZIO - Il primo effetto del ritiro punitivo post-Napoli è stato l’azzeramento di vecchie gerarchie. Contro il Genoa, Stefano Pioli si affiderà al blocco dei giovani. Quelli che finora hanno più convinto (vedi Lazio-Bologna o la prima ora di Dnipro-Lazio) e che si prestano meno ad essere fischiati dalla contestazione di oggi all’Olimpico

GENOA - Gian Piero Gasperini pensa solo ai problemi del Genoa. «L’ambiente che troveremo a Roma non deve interessarci - dice - a volte certe sconfitte pesanti ti fanno reagire, di sicuro non ci troveremo di fronte la stessa squadra travolta a Napoli. Noi arriviamo da due sconfitte con Fiorentina e Juventus ma anche da due buone gare, sinora abbiamo sofferto in attacco ma sono fiducioso: possiamo solo crescere, però dovremo essere più concreti». Pandev, ex di turno, si rivedrà dall’inizio. «Goran non ha sfruttato qualche buona occasione a Palermo e Firenze - dice Gasperini - a volte capitano momenti così. Ma lui sa far gol». Ci sarà anche Perotti, pur non ancora al top dopo l’infortunio estivo («Dobbiamo recuperarlo» dice l’allenatore), mentre al posto dello squalificato Izzo spazio a Marchese.

PALERMO-SASSUOLO mercoledì ore 20:45

PALERMO - Ripartire. Dopo il primo tonfo stagionale, il Palermo prova a rifarsi subito in casa con il Sassuolo. Sarà necessario registrare la difesa (cinque gol subiti nelle ultime due partite) e fronteggiare una mini emergenza con Sorrentino fuori causa (affaticamento ad un polpaccio) e Djurdjevic già rotto. In porta ci sarà l’esordio di Colombi, in avanti a Iachini resta il solo Gilardino: si torna al 3-5-2 con il sacrificio di Quaison

SASSUOLO - Reduce dal bel pareggio all’Olimpico contro la Roma, altra trasferta per il Sassuolo a Palermo. Di Francesco avvisa: «Non dobbiamo abbassare la guardia, il Palermo è una squadra combattiva e che ha qualità importanti soprattutto a centrocampo, dove ci sono giocatori bravi negli inserimenti. Ma noi avremo sempre il nostro atteggiamento: giochiamo sulla palla e non sugli avversari», puntualizza il tecnico neroverde.

SAMPDORIA-ROMA mercoledì ore 20:45

EMPOLI-ATALANTA giovedì ore 20:45

EMPOLI - Marko Livaja e l'Atalanta, una storia fatta di qualche critica di troppo e un post su Facebook che fece discutere. Acqua passata, certo, ma quella di giovedì sarà comunque una gara particolare per il croato, che dei bergamaschi è appunto un ex. Peccato che lui, Livaja, non la pensi così. «Ma quale dente avvelenato. Per me - dice - sarà una partita normalissima. Voglio segnare, certo, ma sarebbe stato così anche se avessi affrontato un'altra squadra». Da enfant prodige a bad boy, la storia di Marko Livaja è fatta di tanti episodi e molte inesattezze dette e scritte sul suo carattere. L'Empoli lo ha riportato in Italia dal Rubin. A Bergamo non lo hanno capito, atteso, apprezzato. Il suo sfogo nacque da alcuni epiteti che gli rivolsero ai tempi in cui giocava in nerazzurro, roba del tipo “brutto zingaro tornatene in Croazia”. Lui ci mise del suo, ma chi lo sta imparando a conoscere, qui a Empoli, ha capito subito che è un tipo ok

BERGAMO - A Empoli contro l'ex e avvelenatissimo Marko Livaja, contro il ricordo della scazzottata Denis-Tonelli dell'aprile scorso, contro la sindrome da finale che «ci è costata finora cinque punti», si lamentava Edy Reja domenica, dopo l'1-1 beffa contro il Verona. Allungare il passo e interrompere questa tendenza all'harakiri è la missione dell'Atalanta, in campo domani sera a Empoli per dimostrare di aver assorbito la mazzata dei punti buttati al 97' contro gli scaligeri, e di quelli persi col rigore sbagliato da Moralez nel finale col Sassuolo.

 

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