Quello che ha fatto ieri Fabio Aru va al di là di tutto ciò che sinora abbiamo raccontato

Quei terribili italiani del 1989/90

Le sfide nelle sfide di una competizione dai mille volti

Buongiorno dal Giro, il dolore e il biondo Kittel

Il Giro riparte stamane da Modena per dirigersi verso Salsomaggiore Terme, dove presumibilmente la ruote veloci troveranno modo di esprimersi, vista l'assoluta facilità del tracciato, che non prevede alcuna salita degna di un gpm di almeno quarta categoria

Giro d'Italia: Maranello, Alonso e il ciclismo

I vampiri dell'antidoping si presentano alla stanza di Ulissi, ma pensano bene di farlo alle ore sei di ieri mattina. Non le sette, neppure le otto, che diamine: loro hanno il potere, e del rispetto chissenefrega!

Questo è uno schiaffo all'impegno dei corridori

Il Giro d'Italia riprende il cammino verso Foligno contando i feriti e i ritirati dopo le troppe cadute di questa prima settimana di corsa. Ma appellarsi alla sfortuna sarebbe un errore imperdonabile perché non evidenzierebbe la natura del problema, né porterebbe a un'auspicabile soluzione

Giro ferito ma non è solo sfortuna

Polemiche, discussioni, scioperi, rallentamenti, neutralizzazioni sono il risultato di una mancata promessa: quando si assegna una tappa a una zona precisa, gli amministratori di quest'ultimo territorio s'impegnano a ri-asfaltare la sede stradale

Buongiorno dal Giro. La corsa specchio dell'Italia

Da oggi si ricomincia a pedalare in Italia, finalmente al caldo, come si conviene allo sport della bicicletta. Lo si farà appena dopo l'ora di pranzo da Giovinazzo per raggiungere Bari e arrivare all'ombra del Teatro Petruzzelli, monumento alla lirica. Se anche oggi vincesse il corazziere teutonico Marcel Kittel, il suo sarebbe davvero un acuto degno del miglior Enrico Caruso, mentre ciclisticamente parlando riporterebbe il Giro alle gesta di Giuseppe Saronni, l'ultimo nel lontano 1980 a imporsi in tre tappe di seguito

Buongiorno Giro