Turicchia piede caldo, Rouhi in affanno. I bianconeri frenano dopo due vittorie consecutive: battuti in rimonta dalla capolista Cesena

Daffara 6 - Fa buona guardia su Chiarello nel primo tempo e Berti nella ripresa. Incolpevole sui gol di Ciofi e Corazza.

Savona 6 - Contiene bene Chiarello, che gli sfugge via solo in due circostanze calciando in precario equilibrio.

Pedro Felipe 5,5: Contiene Corazza per larghi tratti della partita. Rapido quando è il momento di rinculare per recuperare più di un pallone prezioso. Peccato per qualche sbavatura evitabile con cui macchia parzialmente la sua prestazione.

Stramaccioni 5: Kargbo mai in partita. C'è tanto di Stramaccioni, solido e attento, ma che oltre il novantesimo perde lucidità e il pallone che permette a Berti di mandare in porta Corazza. Errore fatale.

Turicchia 6,5: Donnarumma è un brutto cliente, contenuto con fortune alterne. Sfiora il gol in avvio di ripresa prima di trovarlo con una gran botta di sinistro. Il suo secondo sigillo stagionale è illusorio: non basta per evitare il ko in rimonta.

Salifou 6,5: Tentacolare. Si dà un gran da fare, arriva alla conclusione. Più controllo, oltre alla potenza, e farà strada.

Damiani 6.5: metronomo in mezzo al campo, detta i tempo ed è altruista nel finale quando serve Mbangula in ripartenza. 

Rouhi 5,5: Pierozzi gli crea più di un grattacapo così come Donnarumma. Su quella fascia il Cesena spinge e si rende pericoloso costringendolo a un giallo per fallo tattico (38' st Mulazzi sv).

Hasa 6: Fa la sua parte fin quando è costretto a lasciare il campo per uno strano movimento (da valutare se si tratta di un problema muscolare o di natura articolare). Serpentine e qualità, espressa a lampi. Peccato sia costretto a uscire proprio mentre la sua prestazione sta decollando.

Anghelè (dal 14' st) 6: Entra con un buon piglio costringendo il Cesena a faticare per prendergli le misure.

Nonge Boende 7: Quantità e qualità. Uomo ovunque della Juve Next Gen. Palesemente di un'altra categoria (44' st Iocolano sv).

Sekulov 5,5: Parte bene facendo reparto da solo. Con generosità prova a innescare i compagni di squadra non appena ne ha l'occasione. Cala alla distanza (38' st Cerri sv).

Brambilla 6: La Juve si traveste da Penelope nel finale di gara vanificando una prestazione accorta e ben orchestrata. L'equilibrio viene smarrito solo nel finale, ma la crescita resta evidente così come l'organizzazione.

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