Juve, l'assist dal Mondiale: Di Maria per scatenare Kostic

Scaloni ha spostato il Fideo di fascia in finale e ha colpito la Francia: un'idea anche per Allegri. L'analisi tattica di Michele Tossani

Il Mondiale restituisce alla Juve due campioni del Mondo, Leandro  Paredes e Angel Di Maria, attesi alla Continassa lunedì 2 gennaio (a  meno che non decidano di giocare d’anticipo). Club, tifosi e  Massimiliano Allegri si aspettano soprattutto un Di Maria pronto a  diventare indiscusso protagonista della seconda metà di stagione, dopo  una prima parte nella quale è stato limitato da problemi fisici ad  appena 7 presenze in campionato.
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Il Mondiale restituisce alla Juve due campioni del Mondo, Leandro Paredes e Angel Di Maria, attesi alla Continassa lunedì 2 gennaio (a meno che non decidano di giocare d’anticipo). Club, tifosi e Massimiliano Allegri si aspettano soprattutto un Di Maria pronto a diventare indiscusso protagonista della seconda metà di stagione, dopo una prima parte nella quale è stato limitato da problemi fisici ad appena 7 presenze in campionato.
I dati prodotti dal giocatore argentino durante il Mondiale confermano  l’importanza di Di Maria per il successo della squadra di Scaloni. Il  giocatore della Juve è infatti risultato il secondo della sua Nazionale  per occasioni create con 9 (dietro solo le 17 di Messi) ed il quarto per  assist attesi (xA) con un dato di 0.63 (davanti a lui il solito Messi,  Fernandez e Alvarez).
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I dati prodotti dal giocatore argentino durante il Mondiale confermano l’importanza di Di Maria per il successo della squadra di Scaloni. Il giocatore della Juve è infatti risultato il secondo della sua Nazionale per occasioni create con 9 (dietro solo le 17 di Messi) ed il quarto per assist attesi (xA) con un dato di 0.63 (davanti a lui il solito Messi, Fernandez e Alvarez).
Al di là dei numeri, Di Maria si è dimostrato elemento chiave  dell’organizzazione tattica dell’albiceleste. Utilizzato prevalentemente  a destra, l’argentino finiva spesso per risultare l’uomo più avanzato  della sua squadra.
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Al di là dei numeri, Di Maria si è dimostrato elemento chiave dell’organizzazione tattica dell’albiceleste. Utilizzato prevalentemente a destra, l’argentino finiva spesso per risultare l’uomo più avanzato della sua squadra.

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