Torino-Cagliari, le pagelle dei granata: Milinkovic Savic stecca ancora

Il portiere, nuovamente, non è impeccabile. Non bastano a Juric Belotti ed un super Pobega. Male per la prima volta Lukic
MILINKOVIC-SAVIC 5: Si parte con un doppio intervento da batticuore. Due respinte approssimative, anche se complicate dal sole negli occhi. E poi nel finale prende il solito gol evitabile: nei movimenti non è mai veloce e si allunga sempre in ritardo. Il serbo continua a essere un problema che con il passare delle giornate si ingigantisce. Non è tranquillo e si vede. L'argomento, in ca
1 di 12© Alessandro Falzone/Agenzia Aldo Liverani sas
MILINKOVIC-SAVIC 5: Si parte con un doppio intervento da batticuore. Due respinte approssimative, anche se complicate dal sole negli occhi. E poi nel finale prende il solito gol evitabile: nei movimenti non è mai veloce e si allunga sempre in ritardo. Il serbo continua a essere un problema che con il passare delle giornate si ingigantisce. Non è tranquillo e si vede. L'argomento, in ca
DJIDJI 6: Subito un bel disimpegno. Poi la solita partita positiva. Sempre molto attento ad andare a coprire la zona di Bremer quando il brasiliano si spinge in avanti. Tra i due il feeling è completo. Rispetto ad altre gare questa volta si e spinto poco in avanti.
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DJIDJI 6: Subito un bel disimpegno. Poi la solita partita positiva. Sempre molto attento ad andare a coprire la zona di Bremer quando il brasiliano si spinge in avanti. Tra i due il feeling è completo. Rispetto ad altre gare questa volta si e spinto poco in avanti.
BREMER 6: Si presenta con un tocco "velenoso" che Cragno riesce a respingere. Giocata da attaccante vero. Per il resto non è stata la sua migliore partita in maglia granata anche se, comunque, non si fa travolgere dalla mediocrità come tanti suoi compagni. Tiene bene, a conti fatti.
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BREMER 6: Si presenta con un tocco "velenoso" che Cragno riesce a respingere. Giocata da attaccante vero. Per il resto non è stata la sua migliore partita in maglia granata anche se, comunque, non si fa travolgere dalla mediocrità come tanti suoi compagni. Tiene bene, a conti fatti.

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