Dove eravate il 9 luglio del 2006 quando Cannavaro ha alzato la Coppa del Mondo nel cielo di Berlino? E l’11 luglio del 1982 quando Paolo Rossi segnava il primo gol alla Germania nella finale di Madrid? E il primo agosto 2021, quando Jacobs e Tamberi hanno fatto impazzire tutti? E, il 13 agosto 2008, quando Federica Pellegrini, vinse l’oro con il record del mondo? E quando, il 27 luglio 1998, Pantani è scattato sul Galibier per vincere il Tour de France? E quando... Ognuno ha i suoi momenti “per sempre” e molti sono legati a grandi eventi, che si stampano indelebili nella memoria, perché lo sport è la punteggiatura della vita, un calendario dell’anima con il quale, talvolta, si riordinano i ricordi. Festeggiare gli ottanta anni di Tuttosport significa sfogliare un diario collettivo che, dal 1945, ha raccolto le emozioni di milioni di italiani, la loro gioia e, inevitabilmente, la loro delusione, perché niente come lo sport insegna gli alti e bassi della vita. E ci sono giorni in cui un quotidiano sportivo è una specie di manuale di istruzioni per maneggiare l’euforia o la malinconia. Tuttosport contiene i ricordi di tutti i lettori e tutti i lettori hanno ricordi di Tuttosport e, magari, qualche copia storica che conserva ancora il profumo di un trionfo.
La festa di una grande famiglia
Oggi, insomma, è la festa di tutti noi, di questa famiglia composta da gente che racconta e gente che legge, ruoli che spesso si sono invertiti, perché da sempre Tuttosport ha dato spazio ai lettori, ai tifosi, ai club per regalare una voce a chi, lo sport, lo nutre con il suo amore e la sua dedizione. Fondare un quotidiano, nell’estate del 1945 in Italia, era un meraviglioso atto di coraggio. Continuare a pubblicare un quotidiano, nell’estate del 2025 in Italia, è un altro atto di coraggio, appassionato e orgoglioso, di un editore come Roberto Amodei e di una redazione che vive il mestiere come una missione e ha un attaccamento alla testata ormai raro nel mestiere. Dal 1945 al 2025 non è cambiato solo lo sport, è cambiato il mondo e in modo sconvolgente, soprattutto per tutto quello che riguarda la tecnologia e il suo pesante impatto sull’informazione, ma non è cambiata l’importanza e il peso di Tuttosport. Le sfide digitali, per esempio, ci piacciono moltissimo e, accanto al quotidiano cartaceo, che rimane il pilastro della testata, abbiamo sviluppato un sito ricchissimo dove aggiorniamo in tempo reale i nostri argomenti e una comunità social di due milioni di follower, che hanno un contatto diretto con noi.
Speciale che emozionerà
Tuttosport ha ottanta anni, li festeggiamo insieme a voi lettori, che siete la nostra ragione di esistere. Lo facciamo con uno speciale che vi emozionerà, con un numero eccezionale pieno di interviste e interventi prestigiosi e con un momento che sarà davvero emozionante. Questa sera, chi di voi si trova a Torino, alzi gli occhi verso la Mole Antonelliana, sede del Museo del Cinema. Il monumento simbolo della città sarà illuminato con la nostra testata, un gesto del Comune che ci commuove e deve inorgoglire chi, tutte le mattine, quella testata la va a cercare con un dei suoi primi gesti della giornata. Auguri Tuttosport, li porti divinamente i tuoi ottanta anni. E auguri a tutti i voi, che a ottanta anni ci avete permesso di arrivare.

