Coronavirus, lanciata la sfida di solidarietà: "I give for health, and you?"

I più celebri sportivi pronti a scendere in campo. L’appello agli atleti: donare il 5% dei propri guadagni per acquistare materiale sanitario e realizzare altre iniziative per la salute mondiale contro l’emergenza Coronavirus
Coronavirus, lanciata la sfida di solidarietà: "I give for health, and you?"

I give for health. And you?”: è questo il messaggio scelto per la sfida di solidarietà che è pronta a coinvolgere i più celebri personaggi del mondo del calcio e dello sport.

L'iniziativa è ideata da “Assist for Peace”, la stessa realtà a cui si devono due campi da calcio, uno a Betlemme (intitolato a Davide Astori) e uno a Gerusalemme (a cui hanno contribuito negli anni, tra gli altri, campioni del calibro di Muhammad Ali, Novak Djokovic, Valentino Rossi, Sebastian Vettel, Federica Pellegrini, Gianluigi Buffon e Javier Zanetti) dedicati ai bambini di ogni nazionalità e religione. Ed è stata presentata questa mattina durante il programma “Radio anch'io sport” di Radio 1 dal suo ideatore, il manager Luca Scolari: «L'obiettivo è quello di realizzare una campagna mondiale di raccolta fondi che coinvolga i grandi atleti attraverso la donazione di una somma pari almeno al 5% del proprio guadagno annuo».

Il progetto prevede il coinvolgimento diretto del CIO che potrà fornire il proprio apporto attraverso l'apertura di un conto dedicato sul quale gli atleti professionisti potranno provvedere a versare il proprio contributo: sempre al CIO sarà proposto di valutare le richieste dei singoli Stati e provvedere quindi all'acquisto e alla consegna di apparecchiature sanitarie e respiratori, oppure a fornire supporto per l'apertura di ospedali dismessi e per la promozione di tutte le iniziative per fronteggiare questa emergenza che sta causando molte criticità nei sistemi sanitari di molti Paesi.

«Sono sicuro che l'amico e presidente del CONI Giovanni Malagò, in qualità di membro del CIO, prenderà a cuore questa iniziativa e sarà l'ottimo tramite per permetterle di prendere il via», ha sottolineato Scolari.

É stato pensato a un testimone, quello che siamo abituati a vedere durante le staffette, quale simbolo di questa iniziativa, che possa passare da campione a campione per una corsa di solidarietà concreta e immediata: «É giusto che in questo momento difficile il mondo dello sport e soprattutto gli atleti si stringano intorno a chi ha bisogno, mostrando sensibilità, senso civico ed attaccamento e rispetto per la salute della vita del prossimo – ha aggiunto Scolari –. Sono a conoscenza che molti campioni ci stanno già pensando e ritengo sia corretto agevolare e sensibilizzare ancora di più la loro volontà creando una struttura ad hoc centrale che coordini le attività molto rapidamente. Spero che questo messaggio sia recepito non solo dai personaggi sportivi, ma anche da quelli del settore dell'entertrainment, cantanti, attori, etc».

La campagna parte dall'Italia, l'obiettivo è raggiungere ogni angolo del mondo. Attraverso la voce, il volto, ma soprattutto il cuore dei grandi campioni dello sport. E non solo.

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