Michela Persico e Daniele Rugani hanno concesso una lunga intervista al settimanale Chi nella quale hanno raccontato la loro nuova vita a Cagliari. Insieme da cinque anni i due sono diventati genitori, sei mesi fa, del piccolo Tommaso. "La vita è cambiata in meglio e sono cambiata io. Mi sento più responsabile. L'arrivo di Tommaso ha fortificato il rapporto con Daniele, non siamo più i piccioncini di cinque anni fa, ma c'è più profondità", ha assicurato Michela Persico, che ha avuto il Covid durante la gravidanza. Rugani, invece, si è detto al settimo cielo: non vede l'ora di finire gli allenamenti per tornare a casa dal figlio e riempirlo di coccole. Al momento Daniele non ha ancora sposato la compagna ma il matrimonio è nei progetti della coppia. "Mi piacerebbe sposarmi quando Tommaso camminerà e potrà portarci le fedi", ha spiegato il calciatore. Intanto per dedicarsi a compagno e figlio Michela Persico ha fatto una scelta importante: lasciare momentaneamente il mondo della televisione e il giornalismo sportivo.
La scelta lavorativa di Michela Persico
"Lavoravo a Sport Mediaset e ho dovuto scegliere se continuare a fare la pendolare fra Bergamo, dove vivevo, Milano, dove lavoravo, e Torino, dove viveva Daniele. In più non era ben visto che una giornalista stesse con un calciatore, quindi la mia scelta di lasciare è stata volontaria, ma anche indirizzata. Ora dico che lo rifarei, ma dico anche che lavorare è fondamentale", ha dichiarato Michela Persico. Dopo aver fatto diverse ospitate in Rai e a Mediaset oggi la compagna di Rugani vorrebbe aprirsi ad altri settori e magari seguire le orme di Antonella Clerici che, dopo gli inizi nel mondo del calcio, si è affermata come conduttrice a tutto tondo. Tra l'altro Michela è pure un'imprenditrice: qualche anno fa ha fondato un brand di costumi da bagno.
Michela Persico parla di Diletta Leotta e Ilaria D'Amico
“La Leotta? Appoggio l’idea di essere belle e di sfruttare questa arma ma per fare questa professione non bisogna abusarne per non perdere credibilità. Lei è brava e le due cose non si scontrano, bisogna trovare una direzione: se è quella sportiva e non della fotomodella devi seguire più quella strada, tanto ormai sei già riconosciuta. Perché non contestarono il legame tra la D’Amico e Buffon? Forse perché lei aveva già raggiunto la propria credibilità, aveva alle spalle una carriera più lunga e poteva permettersi di scegliere più facilmente”, ha poi fatto sapere Michela Persico.