Uno spazio in cui raccontare, mostrare, far riflettere sull’importanza del giornalismo sportivo in Italia e non solo per la cultura tout court, in quanto la dimensione popolare dello sport ha avuto un impatto decisivo nella storia del Novecento e continua a farlo in maniera ancora più forte.
All’interno del Museo del giornalismo sportivo saranno presenti memorabilia straordinari, come fotografie, materiali originali di grandi giornalisti e scrittori come appunti, lettere, bozzetti, articoli scartati, oggetti che i più importanti giornalisti sportivi italiani hanno raccolto durante la loro attività, nonché impaginazioni, menabò storici, strumentazioni tecniche per la realizzazione dei giornali. Insieme a questi anche oggetti ormai memorabili, che fanno tornare alla mente il lascito di alcuni immensi autori sportivi, come la macchina da scrivere su cui Gianni Mura ha scritto alcuni dei suoi pezzi più importanti, donata già al Museo dalla moglie Paola.
Insieme alla sezione dedicata ai memorabilia, il Museo del giornalismo sportivo vuole anche lavorare sulle storie e intorno alle idee dei giornalisti sportivi per discutere del passato, presente e futuro della professione e dello sport in generale, nonché sull’impatto che da sempre questo tipo di giornalismo ha sull’immaginario collettivo. “Vogliamo che il Museo del giornalismo sportivo sia sempre vivo, intervistare i grandi giornalisti sportivi che in tutto il mondo non ci raccontano ogni giorno solo le gesta di un atleta ma anche come il mondo è cambiato e continua a farlo e invitiamo a donare dei cimeli e altro inerente al giornalismo" dichiara il Presidente della Fondazione, Davide Polito.