Università Bocconi, c'è il boom di sportivi

Secondo appuntamento con il reportage "Cultura e Sport in Italia" di Tuttosport. Col Bocconi Sport Center (piscina da 50 metri, palestra e maxi location polifunzionale) è quintuplicato il numero.

Camminare tra i giardini del Bocconi Sport Center, il nuovo Campus milanese dove gli studenti praticano attività sportiva, fa tornare in mente la frase del filosofo e teologo francese Blaise Pascal, “Il pensiero fa la grandezza dell’uomo”. Già, bisogna avere pensieri ampi e profondi per realizzare ciò che la Bocconi ha inaugurato a fine 2021, costruendo nella ex area della Centrale del latte, a fianco dell’edificio storico dell’ateneo specializzato in Economia con i suoi 24 corsi di laurea. All’interno del Bocconi Sport Center ci sono: 1) una piscina “piccola” coperta da 25 metri; 2) una piscina olimpionica da 50 metri coperta e flessibile: può accorciarsi con muri mobili e diventare da 33 metri per le partite di pallanuoto, spesso la Pro Recco viene a giocarci le partite di Champions con tribuna da oltre 500 posti; 3) una palestra Virgin ultramoderna; 4) una maxi palestra anche questa mobile in quanto divisibile con le reti per ospitare partite di basket, volley e calcio a 5 e relativa tribuna mobile da 400 posti; 5) una pista sopraelevata da 170 metri per fare aerobicità. Al momento sono coinvolti 230 atleti studenti che fanno parte del Bocconi Sport team.

Le discipline abbracciate sono una decina: basket, volley, calcio a 5, calcio a 11, tennis, cross, rugby, golf, nuoto e pallanuoto per 14 squadre tra maschile e femminile. Ovviamente da quando è entrato in funzione il Centro lo sport è salito in cattedra e non solo per la splendida struttura. Il motore è stato affidato a tre giovani che tra passione e competenza possono snocciolare numeri di tendenza impressionanti. Nella maxi palestra abbiamo incontrato Riccardo Santolamazza (Director of Sport Operations), il turco Engin Atsur (Consultant for Sport Activities) e Marco De Santis (Sports Digital Communication) che con entusiasmo ed energia contagiosa hanno spiegato come lo sport, a diversi livelli, stia entrando nel Dna dello studente bocconiano. «Da quest’anno grazie a questa struttura eccezionale vantiamo molte compagini indoor che giocano nella nostra struttura ma ci sono anche quelle outdoor: dal calcio a 11 che si allena alla “Forza e coraggio”, al golf che si allena a Tolcinasco grazie a una partnership, al rugby con la Rugby Milano, al cross che si allena al Savorelli e il tennis al Rozzano. La difficoltà maggiore è che non essendoci una Lega universitaria ci dobbiamo per forza interfacciare con le federazioni con sforzi non indifferenti. Le nostre squadre di punta sono nel basket maschile, che gioca in C Gold, nel volley maschile che milita in serie C, quello femminile che si cimenta in prima divisione ed è in corsa per salire in Serie D e infine la squadra di Calcio a 5 che è in C2. Altrettante soddisfazioni viviamo nel basket femminile con la squadra lanciatissima che milita nel campionato Uisp. Vanno poi molto forti sia le squadre di pallanuoto che nuoto. Ma siamo molto attenti anche alle attività interne per coinvolgere un bacino ancora più ampio di studenti, organizzando corsi e tornei interni che consentono di praticare ugualmente lo sport: aumentano comunque la facilità di socializzazione e richiedono un impegno minore rispetto ai campionati delle compagini top iscritte ai campionati. In base al calendario accademico disegniamo dei tornei interni che stanno esplodendo a livello di gradimento e adesione. Se da una parte contiamo su 230 studenti-atleti di prima fascia per i campionati più importanti, quest’anno abbiamo coinvolto oltre 3500 iscritti grazie a questa splendida struttura che prima del covid non esisteva e allora il movimento non superava i 700 studenti, ovvero un quinto di quelli attuali».

Nelle attività interne sportive c’è un grande coinvolgimento da parte degli studenti stranieri anche se nei campionati federali ci sono limitazioni al numero di tesserati non italiani. Per quanto riguarda la risposta dei bocconiani tra maschi e femmine è sostanzialmente la stessa. Ma non solo. «A volte organizziamo attività miste con tornei intramura con squadre che vedono in misura libera la presenza di maschi e femmine, sia nel calcio, nel basket e nel volley». Perché solo la musica può vantare un linguaggio più trasversale dello sport che resta, comunue, una delle calamite più potenti per unire le persone.

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