Le pagelle di Sanremo LIVE: bene gli Articolo 31, benino Giorgia, Levante delude

Colapesce e Dimartino leggeri, ma non... leggerissimi. I Modà ricordano Renato Zero. Ecco le pagelle della seconda serata
Le pagelle di Sanremo LIVE: bene gli Articolo 31, benino Giorgia, Levante delude© ANSA

WILL 6 Il volto pulito di questo Festival è il suo che ringrazia l’Ariston prima ancora di aver finito di cantare. La sua carriera di calciatore si è fermata nelle giovanili del Chievo Verona, quella di cantante è solo all’inizio e questo brano è un buon punto di partenza. Ma deve essere tale.

MODA’ 6.5 La partenza ha tratti di “sorcina” memoria, ma il ritornello arriva in fretta e la voce di Kekko aiuta la canzone a volare più in alto, ma non abbastanza da far esplodere l’emozione che resta lì, un po’ sospesa. Nel pieno rispetto del delicato tema che il frontman ha scelto di condividere.

SETHU 5 «Siamo arrivati dalla cameretta all’Ariston», ha detto parlando di sé accompagnato sul palco dal fratello gemello. Un tragitto breve, forse troppo. La voce non è indimenticabile, nemmeno il testo scritto da loro. Non è proprio una causa persa, ma non ci va neanche lontano.

ARTICOLO 31 6.5 “Ohi Maria”, hai visto che alla fine questi due hanno fatto pace? Il racconto è sentito e si vede, il mordente di J-Ax rispetto a un tempo è più maturo, non più spento. E Il riferimento alla family è un percorso che parte da “Due su Due” e arriva dritto a “Tutto tua madre”. E racconta esattamente il suo bel viaggio.

LAZZA 5.5 L’avversario più temuto da Giorgia sceglie un brano che risponde alle aspettative di chi già lo ama. Ma per ampliare il suo pubblico, obiettivo legittimamente dichiarato, serve qualcosa in più. Che c’è, perché il potenziale non gli manca.

GIORGIA 6 Sulla voce e sulla performance nessuno può dire nulla e anche l’outfit è uno dei più azzeccati fino a ora. Però il brano non parte mai, pensi “dai adesso lei trova il modo di dare fiato a tutto” e invece non succede. Come se quel testo e quella melodia la costringessero a trattenersi.

COLAPESCE E DIMARTINO 5.5 Ecco il primo motivetto di quest’edizione “Ma che mare ma che mare”. Anche se poi il “lavoro per non stare con te” pare il bignami della più classica delle crisi matrimoniali, il motivetto risulta piacevole e leggero. Ma non leggerissimo.

SHARI 4.5 La discesa più tentennante dalle scale è il preludio coerente di un’esibizione in cui il canto e il rap né si distinguono, né si mescolano. Un po’ come “la birra che sa di the”, insomma.


MADAME 7 Siamo tutti Madame quando ammette che “sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli”. Ma poi il suo stile è così particolare e la sua interpretazione così intensa che il brano arriva in costante crescendo e probabilmente domani dal quarto ascolto ci piacerà ancora di più.


LEVANTE 5 Quando appare è difficile riconoscerla. Noi fermi ancora a quella bellezza autentica e alla dolcezza dei suoi modi da giudice di XFactor (si è vero sono era il 2017). Poi la voce arriva, quando saluta “ok, è lei”. Ma solo la voce. Non la canzone, non il testo, non lo stile.


TANANAI 7 La pistola l’ha messa via e l’ha sostituita con la canzone più “sanremese” sentita fino a ora. La dimensione che aveva rivelato con “Abissale” qui si rivede e gli sta a pennello. Un romanticismo malinconico che piace a chi aspetta una canzone capace di raccontare la propria storia d’amore e che aspettavamo, obiettivamente.


ROSA CHEMICAL 6 E’ il brano che al primo ascolto fa più ballare e che da domani si candida a dominare radio e streaming. C’è la provocazione ed emerge tutta perché l’interpretazione è leale.

LDA 5.5 Un figlio d’arte che per non farsi riconoscere troppo sceglie di chiamarsi solo con le iniziali (Luca D’Alessio): dalla Scuola di Maria al palco di Sanremo in pochi mesi, il canto e l’interpretazione sono credibili e coerenti, la canzone è bella da ascoltare, anche se un po’ “già sentita”.

PAOLA E CHIARA 5.5 Vogliamo subito gli sgabelli e Amici come Prima. E quegli anni lì. Le sorelle Iezzi non hanno paura della sfida, ma il furore era più nelle aspettative che nel ritmo del brano, che fa subito motivetto è vero, ma che non soddisfa chi era ancora in attesa della “hit” di questo Sanremo.

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