Marchisio e la moglie ospiti di "Mamma Dilettante": i figli e il tifo Juve

La rivelazione del Principino: "Per vedere giocare mio figlio mi mischio tra i tifosi avversari"
Marchisio e la moglie ospiti di "Mamma Dilettante": i figli e il tifo Juve

Claudio Marchisio e la moglie Roberta Sinopoli sono gli ospiti della nuova puntata di Mamma Dilettante, il podcast e vodcast di Diletta Leotta, disponibile su YouTube e sulle principali piattaforme di distribuzione. 

Durante il talk, Claudio Marchisio ha parlato del suo rapporto con il figlio calciatore

«Davide, il mio primo figlio, oggi nella fase adolescenziale, è un calciatore promettente come mezza punta. Vive già delle tensioni importanti. Sa di avere gli occhi addosso, sente il peso del cognome. Quando gioca vuole che io ci sia, ma non vuole che mi faccia vedere. A volte per non dare nell’occhio in tribuna mi metto in qualche angolo nascosto, oppure mi mischio tra i tifosi della squadra avversaria. Oggi posso dire che sono più felice quando fa gol Davide, rispetto a quando segnavo io. Provo un’emozione più forte ed appagante. Leonardo, il mio secondo figlio, invece, è un vero e proprio ultrà della Juventus».

Marchisio ricorda le preoccupazioni per la prima gravidanza della moglie e quell’urlo liberatorio                             

«Durante la gravidanza di Davide ci siamo presi un bello spavento. Il test dell’amniocentesi aveva messo in evidenza il rischio che avesse la sindrome di Down. Il giorno in cui si sono fatti tutti gli accertamenti del caso io mi ero chiuso in bagno. Pochi minuti dell’inizio dell’allenamento mi è arrivato il sospirato messaggio con scritto: “Tutto ok, tutto a posto”. Io sono uno che sa gestire la tensione, che tiene tutto dentro, ma quella volta sono corso verso l’infermeria urlando: “Tutto ok, tutto a posto” ai miei compagni di squadra. Alcuni neanche sapevano nulla della vicenda. A soli 23 anni non sarei stato pronto ad affrontare quella delicata situazione».

Marchisio racconta il rapporto con la moglie Roberta                             

«Roberta ed io ci siamo conosciuti all’età di 19-20 anni, a 22 ci siamo sposati, a 23 è arrivato Davide, a 26 è arrivato Leonardo. Abbiamo appena festeggiato il 15° anno di matrimonio. L’essere stato al centro dell’attenzione fin da giovane mi ha fatto crescere in fretta. Non solo come calciatore, ma anche come uomo. Fin da ragazzo ho avuto tanti occhi addosso, ho dovuto far fronte a mille aspettative e pressioni. E questo ha inciso anche nel rapporto di coppia».

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