Pensando al quartiere del Bronx, le arti marziali potrebbero essere una delle ultime cose a venire in mente. Tuttavia, sono tutto per i ragazzi di "Fight Back".
Fight Back è un progetto sostenuto da Laureus USA che impiega le arti marziali per implementare la fiducia e l'autostima nei giovani del Bronx di New York.
Michael Quiles arriva presto per condurre una sessione di stretching per i più giovani e pensa ai suoi inizi in "Fight Back". "I primi tempi non mi piaceva nessuno", afferma. Un altro partecipante ricorda Michael come "un ragazzo molto irrequieto".
Tuttavia, il fondatore di "Fight Back", Sensei Will Lawton, ha visto qualcosa in Michael quando nessuno sembrava avere fiducia in lui. "L'ho coinvolto e gli ho insegnato a usare la sua rabbia in un altro modo, per fini agonistici."
"Penso che "Fight Back" abbia salvato la vita a Michael. Lo abbiamo sostenuto tutti come una famiglia e gli abbiamo salvato la vita. - Magdelina Souza, istruttrice ed ex studentessa
La sensazione di famiglia a cui Magdelina allude è palpabile sin dal primo momento in cui si entra nel Mary Mitchel Family and Youth Center, sede di "Fight Back". Ci sono ragazzi di tutte le età che corrono e ridono e sembra che abbiano dimenticato di vivere in un ambiente difficile.
Adina Farrel partecipa al progetto da quando aveva 5 anni e ora, a distanza di 15 anni, è diventata uno dei project leader più apprezzati, dopo essere stata una bambina timida e introversa.
"Questo programma, oltre ai grandi valori trasmessi a tutti noi, ti dà un senso di famiglia. Questa è letteralmente la mia seconda casa." - Adina Farrel, istruttrice ed ex studentessa
"Quando non sono a casa, sono al Centro. Anche mia madre e mio padre dicono che Sensei è come il mio secondo padre! Questa è la nostra famiglia. È incredibile", continua Adina.
Il Bronx è una zona degli Stati Uniti con il numero maggiore di abitanti che vive al di sotto della soglia di povertà, causa di complessi problemi come la violenza e l'obesità giovanile. Fight Back impiega le arti marziali per aumentare la fiducia e l'autostima nei giovani della comunità, affinché possano sviluppare resilienza per affrontare le difficoltà.
Questo programma ha attirato l'attenzione di molte celebrità sportive di alto profilo: l'icona della box Wladimir Klitschko, la leggenda dell'atletica Edwin Moses, gli assi della racchetta Martina Navratilova e Monica Seles e la superstar del calcio Raúl Gonzalez sono stati tutti colpiti dal potere esercitato dallo sport in "Fight Back".
"Sono rimasto molto impressionato dalla disciplina di questi ragazzi, fondamentale nelle arti marziali. Questo è davvero il modo per cambiare le vite e fare la differenza. Per me è stato un giorno ricco di emozioni", ha affermato Raúl, autore di 323 goal da record in 16 anni nel Real Madrid e con oltre 100 presenze nella nazionale spagnola.
Si tratta veramente di aiutare i bambini e i ragazzi e convincerli che possono realizzare i loro sogni. Con impegno e disciplina tutto è possibile." - Raúl Gonzalez
Nelson Mandela una volta disse: "Lo sport unisce i popoli come poche altre cose sanno fare. Si rivolge ai giovani con un linguaggio comprensibile".
Il messaggio di Mandela è vivo e radicato in progetti come "Fight Back", in cui le arti marziali hanno cambiato la vita di questi ragazzi, consentendo loro di spiccare il volo. Questo è il potere dello sport.