Milano, 17 ottobre 2019 – Ci sarà anche la Fondazione Laureus Italia Onlus al convegno internazionale dal titolo “Sport – Resilienza – Giustizia in gioco!”, organizzato, venerdì 18 ottobre, dall’Università Cattolica di Milano, presso l’aula Pio XI in largo Gemelli 1 a Milano e promosso da Cattolicaper lo Sport, la piattaforma dell’Ateneo a servizio di atleti, club, aziende e istituzioni sportive. Ricercatori, operatori e professionisti impegnati a sostenere, attraverso lo sport, i diritti dei bambini e degli adolescenti in situazioni di disagio sociale si danno appuntamento per condividere metodi e conoscenze al fine di individuare nuovi strumenti utili per sostenere in modo più efficace i minori più vulnerabili.
Nella sessione dal titolo “Sport e resilienza a contrasto del disagio nelle periferie”, in programma alle ore 12.00, Daria Braga, Direttore della Fondazione Laureus Italia Onlus, modererà gli interventi di Giovanni Ghidini, coordinatore educativo della Fondazione, Maurizio Mondoni, docente di scienze motorie UCSC e formatore nazionale minibasket, e Ian McKinley, ambassador di Laureus, giocatore della Benetton Rugby Treviso e della Nazionale. All’incontro sarà presente anche Roberta Guaineri, Assessore Turismo, Sport e Qualità della vita.
Secondo Daria Braga «Lo sport è un fenomeno sociale universalmente riconosciuto, apprezzato e amato. Possiede una spinta unica nel generare emozioni. Purtroppo molti dei nostri bambini portano in campo emozioni legate a esperienze negative e il cambiamento avviene proprio attraverso un’esperienza emozionale/correttiva. Questo è possibile proprio perché i valori dello sport vanno oltre l’effimero. Danno regole e certezze e sono anche il collante per nuove modalità di vita. Lo sport può trasformare la vita di moltissime persone in difficoltà e colmare gravi divari sociali. Noi di Laureus accogliamo e sosteniamo bambini con storie di fragilità diverse, inclusa la disabilità. Insegniamo loro le leggi dello sport: la lealtà, lo spirito di sacrificio, il valore della squadra e dei compagni, imparare a perdere e, forse cosa ancora più difficile, imparare a vincere. Non tutti proseguiranno nello sport, molti non diventeranno dei campioni, ma tutti, senza esclusione, alla fine secondo noi avranno vinto. I nostri bambini imparano che possono vincere anche partendo da condizioni molto svantaggiate, grazie al nostro approccio che si concretizza nell’estrapolare il meglio che un bambino ha dentro di sé, per sognarsi in meglio”.
Ian McKinley, invece, con la sua esperienza personale ci spiega concretamente cosa sia la resilienza: “Sono molto felice di intervenire a un convegno in cui il concetto di resilienza è centrale. Un sostantivo che è anche al centro della mia vita, sportiva e non. Il distacco della retina all’occhio sinistro è stato per me un duro colpo da assorbire, ma allo stesso tempo ha rappresentato la molla per riprendermi quello che il destino mi aveva tolto. E così, grazie a un paio di occhiali protettivi, sono riuscito a tornare sui campi da gioco e a riconquistare una maglia, nella mia squadra di club e in Nazionale”.