Pretoria, Pistorius in un carcere di stupratori e serial killer

L'atleta sudafricano sconterà il resto della pena per l'omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp sempre nel carcere Kgosi Mampuruper
Pretoria, Pistorius in un carcere di stupratori e serial killer© EPA

PRETORIA - Cella numero due del carcere Kgosi Mampuru. Sempre la stessa stanzetta per Oscar Pistorius. L'atleta sudafricano dovrà scontare il resto della pena dentiva nello stesso posto in cui ha trascorso alcuni mesi di carcere prima di passare agli arresti domiciliari. La Suprema Corte d'Appello sudafricana ha ribaltato la sentenza dello scorso anno sull'omicidio di Reeva Steenkamp, la modella allora fidanzata dell'atleta. Stando ai giudici sudafricani Pistorius era conscio di uccidere, la notte di San Valentino del 2013 quando sparò contro la porta del bagno in cui era chiusa la compagna. Secondo il giudice Eric Leach, che ha dato la sentenza proprio nel giorno dedicato a persone con disabilità, Pistorius sapeva che "sparando non uno ma, quattro colpi avrebbe ucciso chiunque si trovasse in quel bagno". 

IL CARCERE - In Sudafrica per l'omicidio volontario sono previsti almeno 15 anni di reclusione ma considerando i mesi già scontati e le attenuanti per la disabilità, Oscar potrebbe ottenere una pena più leggera. Il carcere sarà il Kgosi Mampuru, che prende il nome dal nero africano impiccato proprio lì dentro il 22 novembre 1883. La Prigione Centrale di Pretoria, come era conosciuto fino al 2013 ospita migliaia di stupratori e serial Killer, ammassati per lo più in celle comuni. Solo 22 sono le stanzette singole. Nel carcere sono ancora presenti reminescenze dell'apartheid con tassi altissimi di Hiv e tubercolosi. Unica nota positiva, numerosi programmi offerti ai detenuti: consulenze matrimoniali e familiari, educazione elementare e superiore, corsi di pittura, meccanica e ingegneria e possibilità di reinserimento lavorativo. 

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