Zanardi, dopo il risveglio si valuta ipotesi centro di riabilitazione

Sarebbe l'ipotesi al vaglio dei familiari, che si starebbero consultando con l'équipe multidisciplinare del policlinico Santa Maria alle Scotte. Intanto, il 22 luglio, la nazionale di paraciclismo porterà un saluto al campione di handbike
Zanardi, dopo il risveglio si valuta ipotesi centro di riabilitazione© ANSA

SIENA - È appena trascorso un mese dall'incidente capitato al campione paralimpico Alex Zanardi che, alle 16.50 del 19 giugno, lungo la strada provinciale 146, che collega Pienza e San Quirico d'Orcia, nel Senese, mentre partecipava alla staffetta benefica 'Obiettivo Tricolore', andò a sbattere violentemente con la sua handbike contro un tir che marciava in direzione opposta. Da quel giorno Zanardi è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del policlinico universitario Santa Maria alle Scotte di Siena. Da pochi giorni, dopo tre interventi chirurgici, l'ultimo dei quali il 6 luglio, è stata avviata dai medici la progressiva riduzione della sedazione farmacologica e il lento risveglio dal coma, e la famiglia dell'ex pilota di Formula 1 sta valutando quale possa essere la struttura più adatta per l'eventuale riabilitazione. Quando le condizioni di Zanardi lo permetteranno, sarà disposto il trasferimento in un centro specializzato. Tra le ipotesi, anche quelle di una clinica all'estero, come quella in cui è stato curato Michael Schumacher. Nessuna decisione, però, è stata presa ancora sui tempi del trasferimento. Tutto dipenderà da come il 53enne campione bolognese uscirà dalla sedazione.

Zanardi, le condizioni

Saranno necessari ancora alcuni giorni per le ulteriori valutazioni sul paziente da parte dall'équipe multidisciplinare che ha in cura l'atleta "per permettere ogni prosecuzione del suo percorso terapeutico e riabilitativo". I parametri cardio-respiratori e metabolici continuano a permanere stabili mentre resta "grave" il quadro neurologico, come spiegava il bollettino medico del 16 luglio, dopo il quale non ne sono stati diramati altri. Quasi in contemporanea con la progressiva riduzione della sedazione farmacologica dell'atleta paralimpico, è iniziato, nei giorni scorsi, il lavoro dell'ingegnere Dario Vangi, professore di progettazione meccanica e costruzione di macchine al dipartimento di ingegneria industriale dell'università di Firenze, al quale la procura di Siena ha affidato la consulenza tecnica per accertare le cause per cui Zanardi, in fondo a un tratto rettilineo in discesa, imboccando una curva verso destra, perse il controllo del velocipede andando a sbattere contro un tir. Il perito ha analizzato l'handbike incidentata per verificare eventuali difetti di costruzione o guasti sopravvenuti. A Vangi la Procura senese ha chiesto di accertare "la dinamica" con cui si è verificato l'impatto tra l'handbike di Zanardi e l'autocarro guidato da Marco Ciacci, 44 anni, trasportatore residente a Castelnuovo Berardenga (Siena), al momento l'unico indagato "per atto dovuto", come hanno ribadito più volte i magistrati. Il perito dovrà fare anche una valutazione del manto stradale della provinciale 146 tra Pienza e San Quirico, dove si è verificato l'incidente. Per questo il consulente del pm Serena Menicucci ha fatto un sopralluogo sul luogo dell'impatto e ha realizzato una sequenza fotografica del tratto di strada percorso da Zanardi.

Zanardi, il saluto della nazionale di paraciclismo

Continuano, intanto, le manifestazioni di affetto nei confronti di Zanardi. Nella mattinata di mercoledì prossimo il gruppo di ciclisti della nazionale paralimpica, in raduno in questi giorni a Lucignano, a una quarantina di chilometri da Siena, è attesa davanti al policlinico senese per una manifestazione di solidarietà al loro compagno di squadra. "Porteremo un saluto ad Alex, è la cosa più piccola che possiamo fare" ha detto Mario Valentini, ct della nazionale di paraciclismo.

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