Biliardo e donna, non è più un tabù

Una nuova frontiera per lo sport al femminile
Biliardo e donna, non è più un tabù

Non è più una roba da maschi. Grazie all’impegno della Federazione il biliardo si sta aprendo all’universo femminile. Un esempio? Nicole Carmagnini, bolognese classe 1997, giocatrice di biliardo (specialità boccette), tesserata UISP, che, assieme ad Arianna Labanti (classe 1995), compagna di squadra nel Rastignano 3 ed amica, vivono ogni giorno questo cambio di atteggiamento verso il biliardo al femminile. «Capita – racconta Nicole Carmagnini – che ancora oggi qualche signore, soprattutto tra quelli più anziani appartenenti a un’altra generazione dove il concetto di biliardo riguardava solo gli uomini, faccia delle battute tipo “non si può vedere una donna giocare a biliardo” o come è capitato ad alcune mie amiche sentirsi dire che “la sala per fare uncinetto è di sopra”. Io so cucire ma non so fare l’uncinetto. Posso dire – prosegue – che questi pregiudizi sono molto calati, soprattutto perché le donne che praticano questo sport sono aumentate così come i giovani».

"Ci facciamo valere con i risultati"

Nessuna risposta alle provocazioni, perché come afferma Labanti «ci stiamo facendo spazio con i risultati». Nicole Carmagnini, ricordiamolo, è campionessa italiana UISP dello scorso anno. Tifosa del Milan, Nicole oltre ad aver giocato a calcio da giovanissima, ha praticato anche la pallamano a buoni livelli, prima di farsi un po’ trascinare (perché all’inizio lo trovava noioso) nel mondo delle boccette dal papà giocatore, dagli amici e dall’amica Arianna: «Io sono puntista – spiega la Carmagnini - cioè gioco per andare a punto, mentre Arianna è bocciatrice, il mio punto debole, diciamo che in una gara a coppie ci completiamo». La conferma di questa svolta arriverà dalle finali dei campionati italiani federali a Saint-Vincent (22 giugno-4 luglio). Oltre all’assegnazione del titolo femminile, per la prima volta ci saranno anche due direttori di gara donne.

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