Doping, Wada contro Ucraina: "Atleti avvertiti prima dei test"

Nella "Operazione Hercules" presenti anche almeno sei test concordati per i Giochi di Tokyo 2020
Doping, Wada contro Ucraina: "Atleti avvertiti prima dei test"© EPA

KIEV (Ucraina) - L'Ucraina è nei guai, il mondo dello sport sta rischiando di essere travolto da una vera e propria bufera. Nella tarda serata di ieri la Wada ha pubblicato un report all'interno del quale accusa la Nadc, l'agenzia antidoping di Kiev, di gravi violazioni perpetrate dal 2012 ad oggi. Secondo l'indagine denominata "Operazione Hercules" e avviata due anni fa, le autorità antidoping ucraine aiutavano gli atleti a eludere i controlli, avvertendoli prima oppure organizzando test privati.

Wada contro l'Ucraina

Il responsabile Wada per le indagini, Gunter Younger, ha spiegato: "L'operazione Hercules ha sollevato seri dubbi sull'integrità delle pratiche relative ai test antidoping della Nadc e sulla competenza di alcuni membri del suo personale. Ci sono prove che la Nadc era solita telefonare agli atleti o contattarli attraverso i loro allenatori per richiedere la loro presenza il giorno dopo per i test. Una pratica adottata spesso prima di importanti eventi internazionali: ci sono state volte in cui un'intera nazionale era presente alla Nadc in attesa dei controlli". Secondo quanto raccolto dalla Wada, l'Ucraina avrebbe anche presentato per i Giochi di Tokyo almeno sei test concordati con gli atleti come se fossero stati effettuati fuori dalle competizioni. Accuse gravi che, se confermate, potrebbero portare alla sospensione e all'esclusione dell'Ucraina dai prossimi Giochi Invernali di Pechino.

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