WWE, Triple H si ferma: "Ho rischiato grosso, stop al wrestling"

Dopo dei gravi problemi cardiaci e polmonari, l'ormai ex atleta ha scelto di chiudere la sua esperienza sul ring: "Non combatterò mai più"
WWE, Triple H si ferma: "Ho rischiato grosso, stop al wrestling"

TORINO - Risale allo scorso settembre il comunicato in cui la WWE annunciava che il suo vicepresidente esecutivo (nei settori talenti/eventi live/creativo), Triple H, si era dovuto sottoporre a un intervento al cuore. Oggi, a distanza di sei mesi, il diretto interessato ha chiuso definitivamente la sua attività sul ring. Il 52enne lo ha spiegato nel corso di una struggente intervista a ESPN, in cui ha spiegato i motivi della sua decisione: "Per me, per quanto riguarda il ring, ho finito. Non lo farò, non lotterò mai più. Innanzitutto, ho un defibrillatore nel petto. Il che, probabilmente, rende una cattiva idea il finire con un infarto in diretta televisiva... Avevo una polmonite virale. I miei polmoni erano infiammati e mentre i due giorni successivi passavano e tornavo a casa, le cose peggioravano sempre più. Quando tossivo perdevo sangue, così sono andato a farmi controllare: avevo del liquido nei polmoni e intorno al cuore. Ho fatto un elettrocardiogramma, un’ecografia e tutto il resto. In pratica, quando si ha un cuore che riesce a pompare il 55/65% della portata di eiezione è un buon numero, il mio non arrivava a 30. Ho ricevuto un sms: ‘Non perdere tempo. Prepara una borsa molto velocemente, vai al pronto soccorso. Ti aggiornerò strada facendo.' Quindi, quando sono arrivato al pronto soccorso, la mia frazione di eiezione era scesa a 22. Ero in insufficienza cardiaca. Grave".

L'addio di Triple H

Il racconto è proseguito, con Triple H che ha trattenuto a stento le lacrime: "La mattina dopo, mentre facevano la risonanza magnetica e mi stavano per fare per un cateterismo cardiaco, la mia frazione di eiezione era scesa a 12. Quindi stavo cadendo in picchiata, a un punto che pensi davvero a cosa vorrai essere nel tuo futuro, per la tua famiglia. Abbiamo 3 ragazze di 15, 13 e 11 anni. E il loro papà, che è sempre stato forte, è sempre all’improvviso in ospedale, e non so se abbiano capito a pieno cosa stesse succedendo". Nella sua carriera ha collezionato qualcosa come 14 titoli mondiali in WWE (5 come Heavyweight Champion e 9 come WWE Champion), 3 Tag Team Champion (due con Shawn Michaels e una con Stone Cold Steve Austin), 3 Intercontinental Champion, 2 European Champion, 1 King of the Ring, 2 Royal Rumble (2002 e 2016) e già una volta Hall of Famer in quanto membro della D-Generation X (classe 2019). Non c'è alcun dubbio sul fatto che venga presto inserito per la seconda volta nell'arca della gloria, questa volta in singolo, per celebrare una carriera eccezionale, di un atleta che ha segnato pagine di storia di questo sport-entertainment e che ha contribuito ad accompagnarlo nella sua evoluzione, sia nel suo lavoro sul ring, sia fuori dal quadrato (in particolare con la gestione di NXT, il territorio di sviluppo della compagnia di Vince McMahon).

Ultimo match

"The Game" è molto più che una leggenda vivente di questo sport-entertainment. Purtroppo per lui e per tutti gli appassionati non potrà più collezionare altri match a seguito del suo annuncio ufficiale riguardo il futuro nel ring. Il suo ultimo incontro televisivo rimarrà dunque quello con un altro gigante del wrestling come Randy Orton, in occasione del ppv Super ShowDown a a Jeddah, in Arabia Saudita, del 7 giugno 2019. La sua vera ultima esibizione (seppur non trasmessa in tv) risale invece a qualche giorno più tardi, il 29 giugno 2019, quando ha lottato un tag team match in coppia con Shinsuke Nakamura, battendo Robert Roode e Samoa Joe.

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