Tamberi, un anno speciale: “Felice e non ancora appagato”

Nuovo successo in Diamond League per l’atleta azzurro: “Saltare 2,34 con questo margine è la risposta alle mie domande”
Tamberi, un anno speciale: “Felice e non ancora appagato”© EPA

ZURIGO (Svizzera) - Una vittoria tira l’altra. Il giorno successivo alla vittoria di Zurigo, Gianmarco Tamberi parla con l’entusiasmo di chi sa di poter fare ancora tanto. “Ho dormito poco - ammette - mi capita sempre dopo una gara importante: ieri l’adrenalina era a mille, il cervello a 3000, quando ti carichi in quel modo fai fatica a tornare subito a regimi normali”.

Il primato stagionale

In pochi credevano potessi vincere e questo mi ha stimolato ancora di più - continua l’olimpionico - ma dall’allenamento fatto due giorni dopo il matrimonio ho capito di stare veramente bene. Tante cose avrebbero potuto distrarmi. Saltare con così tanto margine una gran misura come 2,34, per di più a fine stagione, mi dà tanta fiducia ed è una risposta alle mie domande. Mi sono divertito da morire, è stata una gara ‘fighissima’: sembrava persa e invece mi sono giocato bene l’unica possibilità che avevo per vincerla”.

Una stagione da incorniciare

Per il campione olimpico di salto in alto è stato un anno ricco di soddisfazioni; bronzo mondiale indoor con la misura di 2,31 mt, quarto posto ai Mondiali di Eugene (con la misura di 2,33 mt), titolo europeo a Monaco saltando 2,30 mt al rientro dal Covid e secondo trionfo consecutivo in Diamond League con il primato stagionale di 2,34 mt. “Sono riuscito a performare soltanto nelle manifestazioni importanti, e ne sono felice: è un’ossessione che ho sin da quando sono piccolo, dare il meglio quando la pressione è massima. Vivo il senso di felicità ma un secondo dopo ho voglia di far più. No, l’appagamento non l’ho mai provato. Non mi appartiene”.

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