WEC, Isotta Franchini nelle mani di Claudio Berro

Sarà lui a guidare il progetto per riportare il celebre marchio alle corse nell'Endurance (categoria Hypercar)
WEC, Isotta Franchini nelle mani di Claudio Berro

TORINO - Il timone è stato affidato a Claudio Berro. Una scelta eccellente, dal momento che Berro ha una tale esperienza nel mondo del motorsport da risultare figura forse ineguagliabile nel panorama motoristico italiano. Il timone glielo ha affidato l’Isotta Fraschini che, a tappe forzate, sta lavorando per entrare nel Mondiale Endurance, ovviamente (noblesse oblige) nella categoria Hypercar. Berro ha lavorato con Peugeot Italia nei rally, per Maserati (ultima esperienza nel mondo delle cose della casa del Tridente prima dell’attuale Formula E), con la Lotus, l’Audi Sport/WRT. Ma soprattutto ha “fortificato” il suo curriculum con una lunga militanza ferrarista, da direttore sportivo prima e poi nel settore media e comunicazioni durante gran parte dell’era Schumacher (voluto da Jean Todt, con il quale aveva lavorato ai tempi della Peugeot).

Costruzione a Padova da Michelotto

Il progetto di Hypercar a trazione integrale della Isotta Fraschini prevede la realizzazione di un telaio e un motore proprio. Le Isotta Fraschini Hypercar saranno costruite a Padova presso l’engineering di Giuliano Michelotto, azienda scelta perché da mezzo secolo sviluppa, progetta, costruisce e mette in pista automobili che hanno vinto tutto e dappertutto, con un palmares in cui spiccano nei soli ultimi 20 anni ben 17 campionati mondiali costruttori, 26 campionati mondiali piloti, 10 vittorie alla 24 ore di Le Mans e oltre 1300 vittorie in singole gare. L’auto sarà spinta da un motore endotermico turbo di 3 litri, V6, 90°, iniezione diretta con circa 700 CV di potenza; da un motore elettrico anteriore con gruppo inverter da 270 CV di potenza, assistito da una batteria 900 V agli ioni di Litio; il cambio sarà un sequenziale trasversale a sette rapporti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...