Sci: Goggia da lode, uomini ancora a terra. E Vinatzer s'infortuna

Sofia supera al meglio il sesto esame di Scienze Politiche alla Luiss di Roma mentre in Alta Badia c'è un abisso tra Odermatt e gli azzurri. Sorride solo Della Vite (14°), De Aliprandini si sdraia ancora, per lo slalomista lesione al menisco e Campiglio a rischio
Sci: Goggia da lode, uomini ancora a terra. E Vinatzer s'infortuna© EPA

TORINO - Sofia Goggia e l’Italdonne continuano a ottenere risultati straordinari, non solo sulle piste di sci. La bergamasca, per non farsi mancare nulla dopo il folle weekend di St.Moritz, con la vittoria ani discesa 17 ore dopo essere stata operata alla mano fratturata nella gara di venerdì, stamane è volata a Roma per superare con lode il sesto esame di Scienze Politiche all’Università Luiss. Conferma che campioni non si diventa per caso, fuoriclasse tanto meno. Così come non sono un caso i tre pettorali rossi su quattro indossati dalle azzurre (Goggia in discesa, Marta Bassino in gigante, Elena Curtoni in superG) in questo inizio di stagione.
L’Italia al maschile invece arranca, con i suoi (pochi) big in crisi nera, con un Dominik Paris uscito frustrato e furente dalla Val Gardena che tutto ha fatto tranne che sistemare l’inizio no di stagione (per di più con il podio ritrovato, con Mattia Casse, dalla squadra che non frequenta più) e un Luca De Aliprandini che dopo il 18° posto in difesa di ieri torna a uscire (presto e per il solito errore tecnico e tattico: s’inclina troppo) nel gigante bis sulla Gran Risa, in Alta Badia. Così nel giorno del 56° compleanno di Alberto Tomba, la metà del mondo azzurro deve farsi forza con il 14° posto del 21enne Filippo Della Vite, uno dei giovani che cominciano a farsi notare. Ma il confronto con il vertice, con quel Marco Odermatt che a 24 anni colleziona la vittoria numero 15 in Coppa e la 10ª negli ultimi 15 giganti (compreso oro di Pechino) e con altre quattro podi, è impietoso. Certo, lo svizzero ha le stimmate dei fuoriclasse che segnano un’era. Come Stenmark, Tomba, Hirscher. Di più, visto che sale regolarmente sul podio e può vincere anche nella velocità, ma tra lui e gli azzurri ora c’è un abisso.
E visto che la fortuna è cieca ma la figa ci vede benissimo, il gigante della Badia ci porta in regalo l’ilnortunio (per fortuna non grave) di Alex Vinatzer, uno dei nostri godot più attesi, alla vigilia della notturna di Campiglio. Lo slalomista gardenese, che sta cercando di allargare i suoi orizzonti come i raggi di curva (ed era reduce da un podio di gigante in Coppa Europa) inforcando nella prima manche ha subito una piccola lezione meniscale. «Farò di tutto per partecipare allo slalom di giovedì, un appuntamento al quale tengo troppo. Prenderemo una decisione solo il giorno prima».

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