Sci: Elena Curtoni sul podio, è la Fab Four della Valanga Rosa

La valtellinese 3ª nella discesa bis di Cortina si conferma ad alto livello: «Non è colpa mia se davanti ho Goggia, Brignone e Bassino, io vado avanti dando il meglio». Dimentica gli infortuni anche la slovena Stuhec, che vince dopo tre anni e avvicina Sofia in Coppa
Sci: Elena Curtoni sul podio, è la Fab Four della Valanga Rosa© Getty Images

CORTINA - Quelle che non mollano mai. La discesa bis sull'Olympia delle Tofane di Cortina frena la corsa di Sofia Goggia, caduta senza conseguenze allo Scarpadon nello stesso punto del brutto volo di ieri della svizzera Corinne Suter, ma rilancia l'altra campionessa fermata dagli infortuni Ilka Stuhec e conferma l'entrata stabile tra le grandi di Elena Curtoni, anche lei a lungo frenata da incidenti gravi di percorso.
La 32enne slovena conquista a Cortina il terzo podio consecutivo in discesa e la vittoria numero 10 della sua carriera illuminata da due titoli mondiali consecutivi (St.Moritz 2017 e Aare 2019). Un successo che alla Stuhec mancava proprio dall'oro svedese di quattro anni fa, pochi giorni prima di distruggersi il ginocchio sinistro nella discesa di Coppa a Crans Montana. Una lunghissima risalita, la sua. Con l'idea di smettere, anche perché aveva perso l'appoggio di molti sponsor e la federazione slovena è povera. Quest'anno l'ultima scommessa, con gli ski Kastle, anche se non più mamma Darja a farle da ski...woman. E la rinascita: seconda nella discesa bis di St.Moritz, quella del trionfo della Goggia 17 ore dopo l'operazione alla mano; seconda ieri qui a Cortina nella prima discesa, sempre dietro la bergamasca; ora vincente. E con Sofia fuori, Ilka riapre la Coppa di specialità, portandosi a -108.
«Peccato, ho commesso un errore piccolo ma l'ho pagato molto - il commento di Sofia -. Botta su botta ma non mi sono fatta male e nessuna remora, non perdo certo la mia solidità per questo. Però mi gira, perché senza la Suter potervo fare punti pesanti, invece ne perdo molti nei confronti di Ilka. Ma domani è un altro giorno e penso al superG».
L'Italia però continua a festeggiare. E lo fa con il meraviglioso sorriso di Elena Curtoni, cha a 31 anni ha raggiunto la maturità e la stabilità fisica ed emotiva per reggere il passo delle tre soprano azzurre. La valtellinese, a segno nella prima discesa di St.Moritz davanti alla Goggia ferita alla mano e seconda nel superG sempre in Engadina, colleziona il terzo podio stagionale e l'undicesimo in carriera. Una carriera frenata nel 2017 prima dalla frattura dell'astragalo e del malleolo della caviglia sinistra e poi dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Una botta dietro l'altra, dalle quali s'è rialzata.
«Sono molto contenta per la costanza di rendimento che ho raggiunto e che ho cercato per tutta la carriera - afferma Elena -. Dopo le Olimpiadi di sono sbloccata anche in discesa e ora mi sento a posto fisicamente e di testa, in ogni gara vado in pista per dare il meglio di me, attaccando». Prendendo con ironia e non perdendo il sorriso anche il fatto di essere la quarta azzurra, quasi una ruota di scorta. L'unica vincente non inserita nel Gruppo Elite come Goggia, Brignone e Bassino. Eppure è terza nella Coppa di discesa, terza in quella di superG e nona nella generale: insomma, la Fab Four della Valanga Rosa. «Non è colpa mia se gareggia nell'epoca di quelle tre lì - scherza Elena -. Va bene così, io faccio il mio. Non ho lo stesso trattamento federale? C'è sempre qualcuno che deve fare di più...».

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