
Due storie speciali. Due storie da raccontare. La prima prova del Campionato Csen di ginnastica ritmica, a Candelo, ha raccontato una storia di inclusione, determinazione e passione. E una grande voglia di abbattere barriere che spesso ormai esistono solo nella testa di qualcuno. La prima storia è quella di Gaia Maccaro, ginnasta di 10 anni che ha affrontato con coraggio e determinazione le difficoltà della sua vita, tra cui un delicato intervento alla testa. Gaia però non ne ha voluto sapere di abbandonare la sua passione per la ginnastica ritmica e sii allena insieme alle sue compagne, affrontando esercizi individuali e di squadra con tutti gli attrezzi tipici della disciplina. "Gaia è una ginnasta come tutte le altre, e la sua forza è un esempio per tutte le ragazze," ha dichiarato Gianluca Carcangiu, Presidente Csen Piemonte. "È sempre presente alle gare e agli appuntamenti, e la sua partecipazione agli eventi Special Olympics aggiunge valore a tutto il gruppo."
La seconda storia che ha colpito tutti è quella di Leonardo Paglierini, un ragazzo di 9 anni che ha deciso di sfidare le convenzioni e gareggiare nella categoria femminile. "Non è facile per un maschio praticare uno sport che spesso viene visto come esclusivamente femminile," ha osservato Elisa Lacchio, responsabile regionale del Piemonte. "Leonardo ha scelto di mettersi in gioco e di competere insieme alle sue compagne di squadra, dimostrando che lo sport non ha confini di genere." La sua partecipazione nella categoria femminile è stata un esempio di come l’inclusione possa andare oltre ogni pregiudizio, facendo sì che il vero obiettivo sia la passione e il miglioramento, indipendentemente dal genere.
Queste due storie, insieme a quelle di tutte le ginnaste e ginnasti coinvolti, hanno dato il tono alla manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 350 ragazze dai 3 ai 18 anni, impegnate in esercizi individuali, coppie e squadre, suddivisi per categorie e livelli, tra cui Percorso Motorio, Livelli 1, 2, 3, e Silver e Gold. L’evento ha coinvolto più di 600 esercizi tra corpo libero, palla, nastro, cerchio, fune e clavette, creando un’atmosfera di grande energia e partecipazione.
"Due giornate intense, con tantissimi esercizi e tanta passione. Per molte di loro, è stata la prima esperienza di gara, che hanno vissuto con entusiasmo e spensieratezza", ha aggiunto Elisa Lacchio. "Ogni partecipante è stata valorizzata, e questo è un messaggio che vogliamo trasmettere: l’importanza di sentirsi unici e speciali, e la bellezza di condividere la propria passione per la ginnastica ritmica." Il messaggio che il Csen, sezione Ginnastica Ritmica, vuole trasmettere è proprio quello di creare un ambiente inclusivo, dove ogni atleta, senza distinzione di genere o disabilità, possa sentirsi parte di un gruppo e crescere insieme agli altri. "Vogliamo che ogni ginnasta sia consapevole della propria unicità e che questa consapevolezza li aiuti a migliorare e a godere del piacere di stare insieme", ha spiegato Carcangiu. Le referenti regionali hanno espresso grande soddisfazione per i progressi del settore: "Siamo partiti con due ASD e ora siamo arrivati a circa 25. Questo dimostra come la ginnastica ritmica stia crescendo e acquisendo sempre più spazio nelle nostre regioni", ha continuato Lacchio, "Siamo felici di accogliere nuovi collaboratori per offrire sempre più opportunità a ginnaste e ginnasti di partecipare al nostro campionato Csen."