
La Brunetti Castel Goffredo si è laureata per la 22° volta campionessa d'Italia dell'A1 femminile di tennis tavolo: in casa del team sardo del Norbello è bastata un pareggio per 3-3 per conquistare il tricolore. Un pari preziosissimo perché sufficiente a cucirsi al petto il tricolore in virtù della vittoria già conquistata in gara-1 tra le mura amiche del PalaMazzi (4-2). Un'impresa confezionata da una impeccabile Andreea Dragoman, che non ha fatto rimpiangere l'assenza della più titolata connazionale Bernadette Szocs, impegnata in un torneo internazionale a Macao e da una incredibile Nicole Arlia, capace di vincere con carattere da veterana l'ultimo incontro, lei che è castellana doc nonché cresciuta nel vivaio della Brunetti.
Protagoniste
Con lei e la già citata Dragoman è stata protagonista della doppia finale contro le sarde Nikoleta Stefanova, mantovana d’adozione tornata l’anno scorso a Castel Goffredo dopo aver già vissuto all’inizio degli anni Duemila tante parentesi gloriose con la stessa maglia. “Niko” infatti era stata protagonista nel 2006 e nel 2007 della vittoria delle due storiche Champions League firmate Castel Goffredo. Due chicche in un palmarès ricchissimo che, oltre ai 22 scudetti, conta anche 7 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane.
Emozioni
Dopo una sfida sofferta, con Arlia a conquistare il decisivo terzo punto contro la grande ex di turno Tan Wenling, c’è naturalmente stata tutta l’emozione di dirigenza e staff tecnico. Il dg Franco Sciannimanico ha dato grande "merito alle ragazze e ad uno strepitoso coach Alfonso Laghezza, che ha gestito la squadra stupendamente". "É stata dura - rilancia Laghezza - le nostre atlete sono state straordinarie. Dragoman impeccabile, Stefanova fondamentale, Arlia incredibile nel vincere un ultimo match ad alto tasso emotivo. Grazie anche, oltre a Kolish che ha dato il suo contributo nel corso del cammino, a Bernie Szocs, che dalla Cina ci ha seguito e sostenuto".