TORINO - Carolina Kostner è stata convocata dalla procura antidoping del Coni dopo l'uscita di stralci del suo interrogatorio presso la magistratura di Bolzano riportati oggi sul Corriere della Sera e inerenti il caso Schwazer : «Lui aveva un macchinario di colore bianco, elettrico, dal quale partiva un tubo flessibile collegato a una maschera facciale che metteva sul viso per l’intera durata della notte e io ero costretta a mettermi i tappi alle orecchie dal rumore». E ancora: «Prima di aprire la porta agli ispettori antidoping, Alex mi chiese il favore di dire che non era in casa ma che si trovava a Racines dove aveva dato la reperibilità. Io feci come mi disse e poi mi arrabbiai con lui». Ma a domanda diretta del pm se avesse visto siringhe o tracce di iniezioni la Kostner ha risposto: «Mai».
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