Atletica, Jacobs svela: "Torno in pista, problema superato"

Il corridore sta per riprendere l'attività dopo i problemi riscontrati a Nairobi. Poi parla degli atleti russi esclusi da Wimbledon: "Non è giusto"
Atletica, Jacobs svela: "Torno in pista, problema superato"© EPA

ROMA Marcell Jacobs rassicura così sulla propria condizione fisica dopo i problemi gastrointestinali che lo hanno colpito la scorsa settimana a Nairobi, in Kenya, costringendolo a rimandare il debutto sui 100 metri: "Mi sono ripreso, il problema è superato e oggi ritorno in pista. Non è stato facilissimo anche perché ero dall'altra parte del mondo, però è tutto risolto nel migliore dei modi e sono contento di tornare a correre". "Mi sono asciugato tantissimo, però io sono una persona che in cinque giorni recupera quello che ha perso in un mese - ha spiegato il campione olimpico dei 100 metri a margine della presentazione del libro 'Entra in gioco con la testa' di Nicoletta Romanazzi al Salone d'Onore del Coni - Speriamo quindi che anche questa volta sia così. Sono stato bravo a nutrirmi nel modo migliore possibile, anche gli esami fatti sono abbastanza buoni, domani ne faremo altri ma oggi vedremo le mie sensazioni in pista".

Jacobs dovrebbe gareggiare a Savona

Mancano due mesi ai Mondiali di Eugene, Jacobs dovrebbe gareggiare il 18 maggio a Savona ma ancora c'è un dubbio. Il malanno di Nairobi ha lasciato l'amaro in bocca ("Il vento era giusto, ero in ottime condizioni e potevo fare un ottimo tempo, ma ora è inutile pensarci"), ma Jacobs è già concentrato sui prossimi impegni e vuole farsi trovare pronto per stupire ancora il mondo: "Mancano due mesi e ho tutto il tempo per riprendermi e recuperare. Credo che tutto arrivi per qualche motivo, meglio un malanno ora che a ridosso del Mondiale. Del resto, anche prima dei Giochi Olimpici di Tokyo avevo avuto un problema: speriamo che porti la stessa fortuna", ha detto Jacobs.

"Lo sport aiuta la pace"

Coclude così l'atleta azzurro: "Tennisti russi esclusi da Wimbledon? Sono la persona più sbagliata per parlare di queste cose anche perché non seguo tanto queste vicende. Ma non è giusto perché gli sportivi non c'entrano nulla con queste situazioni, anzi lo sport solitamente aiuta la pace. Non credo che sia corretto, ma non sono nessuno per poter dire cosa sia giusto e cosa no".

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