Cinque cose da sapere su Fred Kerley, l'anti-Jacobs

Chi è il velocista che ha dominato i 100 ai Trials Usa, realizzando il miglior crono mondiale dell'anno (9"76)
Cinque cose da sapere su Fred Kerley, l'anti-Jacobs© /AGENZIA ALDO LIVERANI SAS

TORINO - Fred Kerley, vicecampione olimpico sui 100, ha vinto i Trials Usa a Eugene correndo in 9”76 in semifinale (vento +1,4 m/s) per poi fare 9”77 in finale (vento +1,8 m/s)

1) Fred è stato cresciuto dalla zia Virginia che ha adottato lui e i suoi quattro fratelli e sorelle. Oltre  a loro e ai propri figli la zia aveva accolto in casa anche quelli di un altro fratello: sotto lo stesso tetto c’erano 13 bambini. Per Kerley è stata la persona più importante della sua vita: «Senza Meme (il nome con cui Fred chiama la zia ndr), non so che fine avrei fatto. Papà era finito in carcere, mamma aveva fatto scelte sbagliate e io avevo solo due anni».

2) È cresciuto a Taylor, in Texas, una piccola città a 30 minuti da Austin. Fino alle superiori si è dedicato a football e basket, ma nell’ultimo anno si è fratturato la clavicola e da allora si è concentrato sull’atletica e sullo sprint. È cugino dell’ex wide receiver dei New York Jets Jeremy Kerley.

3) Il primo tatuaggio l’ha fatto a 12 anni («ma alla zia l’ho detto molto tempo dopo»): si tratta del Salmo 104.

4) Durante l’adolescenza ha avuto problemi con la legge, ma ha evitato il carcere.

5) È uno dei tre sprinter che può vantare un crono sotto i 10 secondi sui 100, sotto i 20 secondi sui 200 (19”76) e sotto i 44 secondi nei 400 (43”64). 

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